M5S Conte-Grillo, trattative ancora in corso. Si cerca l'intesa. Esclusivo - Affaritaliani.it

Politica

M5S Conte-Grillo, trattative ancora in corso. Si cerca l'intesa. Esclusivo

Di Alberto Maggi

M5S, crescono i dubbi se lasciare il Movimento che continuerà a esistere. Di Maio e Fico i principali mediatori

Il filo del dialogo, seppur sottile, non si è ancora strappato. Così fonti qualificate del Movimento 5 Stelle raccontano quanto sta accadendo in queste ore febbrili tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo. Nei gruppi parlamentari, non solo alla Camera ma anche al Senato, molti grillini della prima ora come Danilo Toninelli e anche altri più vicini all'ex presidente del Consiglio come Paola Taverna si stanno interrogando sull'opportunità di abbandonare il Movimento e le sue storiche battaglie portate avanti in questi anni, prima fra tutte il reddito di cittadinanza che nella prossima legge di bilancio andrà rifinanziato e anche difeso dagli attacchi del Centrodestra e dei renziani. Non solo, crescono i dubbi sull'opportunità di lasciare il Movimento mentre quest'ultimo continuerà a esistere (questo è il punto dirimente, spiegano le fonti) con il timore di diventare agli occhi della base e degli iscritti come uno dei tanti ex (come Gianluigi Paragone o Emilio Carelli, solo per fare qualche esempio).

Ed è così che la scissione quasi certa torna una possibilità che i due mediatori principali, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il presidente della Camera Roberto Fico, stanno facendo di tutto per evitare. Probabilmente, ragionano molti parlamentari pentastellati, la soluzione migliore sarebbe quella di Conte capo politico del Movimento, tornando quindi allo scenario prima dello showdown. Certo, il raggiungimento del compromesso non è semplice e la strada è lunga. Ma già l'ultimo video di Grillo, ad esempio, conteneva toni più concilianti rispetto al post del giorno precedente che provocò la rottura. L'impressione è che la trattativa andrà avanti ancora per un po' di giorni, che il prossimo weekend vedrà l'azione, dietro le quinte e a microfoni spenti, dei mediatori e dei pontieri che cercheranno di riannodare i fili del dialogo Conte-Grillo.

Solo settimana prossima si arriverà, probabilmente, a un chiarimento definitivo. Chi conosce bene Di Maio e Fico sa perfettamente che entrambi, alla domanda che tutti si pongono in queste ore e cioè 'stai con Grillo o con Conte in caso di scissione?', rispondono che non prendono nemmeno in considerazione questa ipotesi. La decisione del reggente Vito Crimi di indire la votazione per il comitato direttivo su SkyVote e non su Rousseau viene letta come una mossa più anti-Casaleggio che contro Grillo e che, almeno al momento, non preclude la possibilità di un compromesso. E infine i sondaggi. Sia Grillo sia Conte sanno perfettamente che più o meno tutti gli istituti demoscopici danno il M5S guidato dall'ex premier attorno al 20% (se non oltre) mentre un partito nuovo dell'Avvocato del Popolo si attesterebbe attorno al 10%. Quindi, stanno ragionando in molti, forse è meglio accantonare personalismi e gelosie e cercare un'intesa anche se in Zona Cesarini per scongiurare una dolorosa frattura. Sicuramente lo pensano il titolare della Farnesina e il presidente della Camera.