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Politica
M5S, Grillo gela Di Maio: "Rotazione o limiti alla durata delle cariche"
(foto Lapresse)

M5S. GRILLO: ROTAZIONE O LIMITI ALLA DURATA DELLE CARICHE

"Rotazione o limiti alla durata delle cariche, anche per favorire una visione della politica come vocazione e non come professione". E' una delle postille di Beppe Grillo nel post del sul suo blog intitolato '5 stelle polari'. Di Maio è giunto al secondo mandato. Nel caso in cui il Movimento non modificasse il suo regolamento interno, per lui sarebbe al momento impossibile ricandidarsi.

Non solo. Quasi il trenta percento dei parlamentari (67 su 230) sono infatti al secondo mandato.  Soprattutto alla Camera (49 su 157 eletti) meno al Senato (18 su su 73). Per fare qualche nome: dal presidente della Camera, Roberto Fico, al ministro Federico D’incà, passando il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, senza dimenticare Giuseppe Brescia, Alfonso Bonafede, Giulia Grillo, Danilo Toninelli, Riccardo Fraccaro e Vito Crimi. E ancora: Giulia Sarti e Francesca Businarolo, Marialucia Lorefice, Manlio Di Stefano, Sergio Battelli.

M5s: giusto passo indietro Di Maio, ora concentrarsi su progetti e programmi

"Il giusto e dovuto passo indietro di Luigi Di Maio rispetto al suo ruolo nel Comitato di garanzia costituisce un elemento di chiarimento necessario nella vita del Movimento rispetto alle gravi difficoltà a cui ha esposto la nostra comunità, che merita un momento di spiegazione in totale trasparenza". È quanto si legge in una nota del Movimento 5 stelle. "Il confronto delle idee e la pluralità delle opinioni -prosegue il comunicato- non è mai stata in discussione. Questo però non significherà mai permettere che i nostri impegni con gli iscritti e con i cittadini siano compromessi da percorsi divisivi e personali, da tattiche di logoramento che minano l'unità e la medesima forza politica del Movimento. Adesso è il momento di concentrarsi su progetti e programmi, come ci viene suggerito proprio oggi da Beppe Grillo con una riflessione ispirata alle Lezioni americane di Italo Calvino".

Beppe Grillo: “M5s deve passare da ardori giovanili a maturità, ecco le nostre 5 stelle polari”

Le parole chiave per il Movimento, spiega il garante, sono, le cinque proposte di Italo Calvino per il nuovo millennio: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità e molteplicità.

M5S, Grillo: Passare da ardori giovanili a maturità"

"Questa nostra rivoluzione democratica è oggi chiamata a passare dai suoi ardori giovanili alla sua maturità, senza rinnegare le sue radici ma individuando percorsi più strutturati per realizzarne il disegno. La nostra visione del mondo è sempre la stessa: vogliamo costruire un futuro più sostenibile, equo, partecipato, accessibile e digitale. Cinque stelle polari che ricordano le cinque parole chiave delle proposte di Italo Calvino per il nuovo millennio, e che vorremmo oggi realizzare con indicazioni concrete e strutturate". E' quanto scrive il garante del Movimento cinque stelle Beppe Grillo sul suo blog. Nel lungo post Grillo indica le "5 stelle polari" sulle quale ricostruire il Movimento: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità.

M5S, Grillo: "Contro cinismo rivendiamo nostra ingenuità"

"Il movimento è nato nel 2009, ma è stato concepito sul volgere del millennio. Oggi è un giovane Post-Millennial con le paure e le speranze della sua generazione. Le prime per un mondo sempre più precario e fragile, devastato dallo sfruttamento delle risorse, intriso un'avidità straripante, incapace di dare prospettive ai giovani. Le seconde per le persone semplici, la passione civile, il rifiuto di un modello di sviluppo basato sulla dissipazione". A scriverlo nel suo blog Beppe Grillo presentando le "5 stelle polari" del Movimento. "La vecchia classe dirigente non comprendeva - né comprende ancora - queste istanze, anche perché sono tutte in opposizione alla cultura dei Boomers, da cui dipendono molte ragioni del nostro disfacimento. Siamo stati accusati di toni aspri verso la vecchia classe dirigente, ma non abbiamo fatto altro che esprimere ciò che pensava (e pensa ancora) la gente comune, che non ne poteva (e ancora non ne può) più. Il movimento è stato accusato della stessa involuzione e aver rinnegato i valori su cui è nato. Quest'accusa ricorda la parabola della trave e della pagliuzza, come se gli errori degli altri giustificassero i propri. E ben più gravi, tra l'altro, perché fatti da adulti smaliziati e non da giovani ingenui. E se l'alternativa deve essere il cinismo, rivendichiamo pure la nostra ingenuità"

M5S, Grillo: "Nostre visioni le stesse del piano rilancio Ue e Pnrr"

"Chi mai avrebbe potuto immaginare che le nostre visioni del mondo sarebbero state le stesse del piano di rilancio dell'Unione Europea e del PNRR? Chi mai avrebbe previsto che una nuova forza riuscisse ad avviare un percorso di autoriforma della classe politica al punto di farla rinunciare ad alcuni dei suoi privilegi più insopportabili? Chi avrebbe sospettato che un'idea visionaria come quella del reddito di cittadinanza - sostenuta perfino dagli economisti più liberali - avrebbe trovato "cittadinanza" proprio in uno dei paesi più corporativi dell'occidente?", scrive nel suo blog Beppe Beppe presentando le "5 stelle polari" del Movimento. "Non tutto - aggiunge - è andato come avremmo voluto, ma nessuno può negare che molti dei cambiamenti realizzati siano stati rivoluzionari. Alla spocchia e alla sufficienza di chi ci disprezza opponiamo la semplicità di chi ci ringrazia. Che è poi la semplicità nostra e delle nostre idee, rispetto alla presunta competenza di sedicenti ottimati che vivono di politica da quando hanno i calzoni corti, senza avere mai fatto uno dei lavori umili dei nostri, che per questo vengono pure derisi".

M5S, Di Maio: "Mi dimetto da comitato di garanzia. Sostengo nuovo corso, ma libertà è dire cosa non va"

M5S, Luigi Di Maio scrive a Giuseppe Conte e Beppe Grillo: mi dimetto dal Comitato garanzia. Nel Movimento pluralità di idee, si vince e si perde insieme. Situazione difficile, ma trovare soluzione per cittadini. Sostengo il nuovo corso, ma libertà è dire cosa non va.

M5S, Di Maio si dimette da comitato di garanzia e scrive a Conte e Grillo: 'Ora confronto'

Luigi Di Maio si dimette dal comitato di garanzia del M5s e scrive al presidente Giuseppe Conte e al garante Beppe Grillo. Una lettera, visionata dall'Adnkronos, in cui si invita ad ascoltare le diverse anime del movimento e ad aprirsi a un confronto "che ci permetta davvero di rilanciare il nuovo corso del Movimento 5 Stelle". "Sono state giornate intense - è l'incipit della lettera - L'elezione del Presidente della Repubblica è un momento importante per la democrazia parlamentare, un momento in cui viene fatta una scelta che segna la storia della Repubblica per i successivi sette anni. Dopo la rielezione del presidente Sergio Mattarella, ho proposto DI avviare una riflessione interna al Movimento. Penso che all'interno DI una forza politica sia fondamentale dialogare, confrontarsi e ascoltare tutte le voci. Tutte le anime, anche chi la pensa in maniera diversa, devono avere spazio e la possibilità DI esprimere le proprie idee. E lo dico perché anche io in passato ho commesso degli errori su questo aspetto, errori che devono farci crescere e maturare. Sarebbe sbagliato, invece, fare passi indietro". "Tutti avranno notato - prosegue Di Maio - che in questi giorni il dibattito interno è degenerato, si è iniziato a parlare DI scissioni, processi, gogne. Si è provato a colpire e screditare la persona. Mi ha sorpreso, anche perché è proprio il nuovo statuto del Movimento che mette l'accento sul rispetto della persona.  Ho apprezzato molto il tentativo di chi in questi giorni, a partire dai capigruppo e da Beppe Grillo, ha provato a favorire un dialogo sereno e super partes, tra diverse linee DI pensiero. Continuo a pensare che sia fondamentale confrontarsi dentro il Movimento, perché il Movimento è casa nostra, ed è fondamentale ascoltare le tante voci esistenti, e mai reprimerle".

"Io sarò tra le voci che sono pronte a sostenere il nuovo corso, mantenendo la libertà DI alzare la mano e dire cosa non va bene e cosa andrebbe migliorato - rivendica Di Maio - Qui si vince o si perde tutti insieme, perché siamo una comunità che si basa sulla pluralità DI idee, soprattutto in questo momento difficile per il Movimento 5 Stelle, che deve però riuscire a trovare le soluzioni per difendere la dignità dei cittadini e sostenere il mondo produttivo ancora alle prese con la pandemia. Spetta poi al presidente fare la sintesi e tracciare la strada da seguire. Ma l'ascolto è importantissimo". "Mi rendo conto - prosegue il ministro degli Esteri - che per esprimere queste idee, seppur in maniera propositiva e costruttiva, non posso ricoprire ruoli DI garanzia all'interno del Movimento. Non lo ritengo corretto. Per questo motivo, ho deciso DI dimettermi da presidente e membro del Comitato DI Garanzia del MoVimento 5 Stelle. Ringrazio gli iscritti che mi avevano votato ed eletto, ringrazio Virginia e Roberto che mi avevano votato presidente, ringrazio Beppe per la fiducia nell'avermi indicato nella rosa dei potenziali membri del Comitato. Ho preso questa decisione perché voglio continuare a dare il mio contributo, portando avanti idee e proposte. Voglio dare il mio contributo sui contenuti, voglio continuare a fare in modo che si generi un dibattito positivo e franco all'interno della nostra comunità. Un confronto che ci permetta davvero DI rilanciare il nuovo corso del Movimento 5 Stelle. Se rimaniamo uniti, con le idee di tutti, torneremo a essere determinanti. Grazie a tutti per l'affetto e viva il Movimento", conclude Di Maio.

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