Politica

M5s, dopo una vita di vaffanculo Beppe Grillo scopre la gentilezza

Di Giuseppe Vatinno

Le esternazioni estive di BeppeMao: lezioni di mistica populista a buon mercato

Beppe Grillo e la gentilezza

Il corpaccione peloso e sudato di Beppe Grillo si agita e dai villoni vacanzieri spara bordate di mistica populista a buon mercato, a cui ci ha abituato da decenni. Lo strumento? Sempre lo stesso: il famoso blog che però senza Casaleggio Padre assomiglia più ad una locomotiva sfiatata che ad un treno ultra - rapido.

Iniziamo da un suo pallino per così dire “storico” e cioè la sua fissazione per la Cina. È dai tempi di Luigi Di Maio ministro degli Esteri che se ne è infatuato concretizzando il tutto nell’accordo noto come “la via della seta” che la Meloni si sta preparando a sfasciare, ma con tanto tatto e tanto savoir-faire per non irritare i “gialli” (speriamo si possa ancora dire, altrimenti il generale Vannacci ci darà una mano).

I cinesi che hanno provocato il Covid, la pandemia mondiale (ed è la terza volta in un secolo!) che ha prodotto danni immensi all’economia globale e che non hanno cacciato un solo euro di rimborso. I cinesi che solo Trump ha avuto il coraggio di deplorare. I cinesi che rappresentano il vero pericolo per l’Occidente e gli Stati Uniti, molto più della Russia.

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Ma a BeppeMao i cinesi piacciono. Perché lui quando vuole andare a mangiare cinese, va direttamente all’ambasciata dal suo amico ambasciatore che così risparmia i soldi (è genovese) e poi mangia in un ambientino confortevole tutto porcellanato a dovere.

Beppe GrilloBeppe Grillo

Ma per fortuna ora BeppeMao è all’opposizione grazie ai noti disastri governativi e amministrativi- vedi ad esempio Luigi Di Maio e Virginia Raggi- ha capito che i Ming non se lo filano più tanto. L’altra sera Grillo si aggirava per Roma con il passamontagna –nonostante il caldo africano- ed era lì che riparava buche per strada sbuffando e proferendo bestemmie in sanscrito che solo lui conosce.

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Aveva voglia di un riso cantonese ed un pollo al cherry -povera stellazza accaldata- e gli è parso naturale suonare alla porta dell’ambasciata. Ma che gli fanno quegli ingrati dei gialli? -“Grillo chi?”- gli risponde il portiere, alzando appena l’occhio mandorlato. BeppeMao è uomo di mondo ed ha capito al volo tutto.