Taglio delle tasse, famiglia, natalità e sanità. Rottamazione 'light'. I punti chiave della Legge di Bilancio in anteprima - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 18:21

Taglio delle tasse, famiglia, natalità e sanità. Rottamazione 'light'. I punti chiave della Legge di Bilancio in anteprima

Pesano anche i risultati delle elezioni regionali

Di Alberto Maggi

I voti pesano e il governo decide le priorità anche tenendo conto dei rapporti di forza nella maggioranza

La fonte è ai massimi livelli, vicinissima a Palazzo Chigi. Nella Legge di Bilancio per il prossimo anno - a maggior ragione dopo le elezioni regionali nelle Marche e in Valle d'Aosta che hanno visto un buon risultato di Fratelli d'Italia, un'ottima performance di Forza Italia e un calo della Lega - ci sarà sicuramente il taglio delle tasse per il ceto medio. Ma, secondo quanto Affaritaliani è in grado di anticipare, la riduzione dell'aliquota Irpef dal 35 al 33% sarà fino a 50mila euro lordi l'anno e non fino a 60mila.

Questo perché il costo complessivo rimane sotto i tre miliardi di euro (anche se di poco) e arrivare fino a quota 60mila costerebbe quasi altri due miliardi per una platea di meno dello 0,5% dei contribuenti italiani che comunque già beneficeranno del taglio delle tasse fino a 50mila euro lordi annui (in quanto pagheranno di più solo per la parte eccedente). Le altre risorse - d'accordo Palazzo Chigi con il ministero dell'Economia e delle Finanze - verranno messe su misure a sostegno della famiglia e della natalità, ma non sull'assegno unico per il quale verranno confermati gli attuali venti miliardi di euro all'anno.

Ci saranno poi certamente investimenti per rafforzare la sanità pubblica, ma i dettagli devono ancora essere decisi dal Mef, anche se dovrebbero servire per accorciare ulteriormente le liste d'attesa e ritoccare al rialzo i salari di medici e infermieri. E le misure della Lega? La rottamazione delle cartelle come la vuole Matteo Salvini (120 rate in dieci anni) "non ci sarà nella manovra 2026" spiegano fonti sia di Fratelli d'Italia sia di Forza Italia. 

Nelle ultime ore è circolata l'ipotesi di un compromesso che prevederebbe di inserire in manovra una rottamazione a 96 rate, pari a otto anni, ridimensionata rispetto alle 120 rate previste dal ddl del Carroccio all'esame del Senato. Ma Forza Italia insiste per non inserirla affatto nella Legge di Bilancio ed è braccio di ferro con il ministro Giancarlo Giorgetti, spinto da Matteo Salvini. FdI cerca un compromesso con il vice al Mef Maurizio Leo che potrebbe essere una rottamazione light, forse anche meno di 96 rate in otto anni, oppure un rinnovato concordato preventivo e/o ravvedimento operoso. Dipenderà dalle risorse a disposizione e dalla mediazione nella maggioranza.

Sulle pensioni e sulla proposta del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon di anticipare l'uscita dal lavoro a 64 anni utilizzando il tfr o una parte, ma senza soldi pubblici e solo con tecnicalità e ovviamente su base volontaria. D'altronde i voti pesano e il governo decide le priorità anche tenendo conto dei rapporti di forza nella maggioranza. Adeguamento degli assegni previdenziali all'inflazione confermato per il 2026 con una riduzione per le pensioni più alte.

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