Politica
Matteo Salvini chiaro sul “suicidio assistito”: “Io avrei votato no”
Il Consiglio Regionale del Veneto boccia il progetto di legge sostenuto dal governatore Zaia. Le parole del ministro Salvini
Regione Veneto, la posizione di Salvini dopo la bocciatura del progetto sul fine vita
Ieri Matteo Salvini è intervenuto a commentare la bocciatura da parte del consiglio Regionale Veneto del progetto di legge sul “suicidio medicalmente assistito” che invece era sostenuto proprio dal governatore Luca Zaia. Sul punto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è stato molto chiaro: “Hanno vinto i no, avrei votato anch'io in quel senso lì. La mia posizione è assolutamente chiara: la vita va tutelata dalla culla alla fine, bisogna garantire tutte le cure necessarie alle future mamme e a coloro che sono in difficoltà alla fine dei loro giorni però senza arrivare ai livelli olandesi”.
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Il dibattuto sul tema internamente alla Lega è stato comunque democratico e rispettoso di tutte le sensibilità su una tematica etica così delicata ed ha almeno il merito di aver cercato di affrontare il problema. Infatti Zaia aveva lasciato libertà di coscienza e dichiarato: “Tutte le posizioni sono rispettabili e le rispetto fino in fondo. Trovo però ipocrita da parte di qualcuno far finta che non esista nemmeno la sentenza della Consulta che autorizza il fine vita”.
E poi ancora: “Qualcuno ha voluto far passare il messaggio, scorretto oltre che sbagliato, che la legge autorizzasse il fine vita. Ma non è così. Questa possibilità esiste già in forza di una sentenza della Consulta. Puntava a regolare modalità e tempi. Dovevamo votare su un tema etico, non politico. Ognuno si è espresso secondo coscienza. Per quanto riguarda la Lega non abbiamo mai fatto una riunione per contare i voti. Avrei trovato vomitevole il contrario”.
Zaia si è spesso distinto nella Lega per posizioni “progressiste” e anche questa volta ha ricevuto i plausi della sinistra. Il Giornale riporta le dichiarazioni dell’AVS e del capogruppo Molinari. “Zaia ha avuto coraggio, ha perso, è vero, ma qui il vero perdente è il Parlamento. E qui la destra dice no e poi no. Brutale e disumana”.
La dichiarazione del capogruppo leghista in Parlamento Riccardo Molinari è pure molto netta: “Io sono pienamente d'accordo con Zaia: è inaccettabile che un tema così importante per la vita dei cittadini sia deciso dai tribunali. Anche io forse avrei votato a favore. Salvini ha espresso una posizione diversa, evidentemente in coscienza. Abbiamo fatto un direttivo federale lunedì e non c'è stata da parte della Lega alcuna presa di posizione contro questo provvedimento”. Insomma, se la sinistra pensava che la Lega si spaccasse su questa delicata questione è rimasta delusa perché su questi temi la libertà di coscienza è più che mai gradita.