Artico, l'effetto Trump peggio dell'effetto serra - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Artico, l'effetto Trump peggio dell'effetto serra

È ancora presto per prevedere le future politiche ambientali del nuovo presidente Usa, ma se – come gli esperti temono –  un paese come gli Stati Uniti arretrasse sugli accordi internazionali sul clima e distogliesse la propria attenzione dall’Artico, per il pianeta sarebbe una perdita insanabile. E Donald Trump, a proposito di piani per il futuro, è quasi più imprevedibile del cambiamento climatico. 

L'indifferenza mostrata dal presidente eletto rispetto a temi come il surriscaldamento globale, tale da negarne persino l'esistenza,  fa temere per un ridimensionamento del ruolo degli Stati Uniti nell'Artico. Anche di questo hanno parlato gli esperti italiani e internazionali intervenuti all'incontro di ieri a Roma sulle prospettive economiche e ambientali della regione. L'evento, promosso dall’Ambasciata di Norvegia insieme a Cnr, IAI e Arctic Frontiers, è stata l'occasione per fare il punto sui passi compiuti, e su quelli ancora da compiere, in un ecosistema tanto ricco quanto fragile. Un luogo in cui, per ammissione degli stessi studiosi, “il cambiamento in atto supera ogni realtà scientifica di cui si abbia avuto finora esperienza”. 

Sorvegliato speciale il ghiacciaio Petermann, a nord-ovest della Groenlandia. Visto dall’alto, nelle immagini riprese dal satellite, questa preziosa riserva d'acqua sembra una strada piena di buche. Sono le zone in cui il ghiaccio, quest’estate come le precedenti, si è sciolto per effetto delle alte temperature. Il cambiamento climatico in un fotogramma, che avvicina alla  nostra vista un’area del mondo quasi sconosciuta.    

L’Italia, come altri Paesi, dedica a quest’area grande attenzione, tanto da aver pubblicato una propria Strategia Nazionale per l’Artico. Da un lato gli interessi economici nel settore dell’energia, per la quantità di risorse naturali presenti sul territorio; dall’altro gli interessi scientifici e di ricerca, che le competenze italiane in ambito spaziale permettono di sostenere, anche al servizio di altri Paesi. Italiane sono, in parte, le immagini di Petermann, acquisite attraverso capacità satellitari di osservazione della Terra, nello specifico la costellazione italiana COSMO-SkyMed. Uno dei tanti strumenti di cooperazione con cui provare a prevenire, o almeno a monitorare le alterazioni del pianeta, e da accompagnare a uno sfruttamento a fini industriali sostenibile. 

Tutte queste attività, dall'estrazione di risorse naturali alla ricerca tecnologica, rappresentano – secondo gli esperti – non solo un utile investimento per la comunità internazionale, ma anche un’opportunità di lavoro e di crescita economica per gli abitanti della regione. In questa prospettiva le istituzioni, nazionali e comunitarie, dovrebbero garantire il loro supporto finanziario e la continuità dei programmi rivolti all'Artico. 

 Isabella Ciotti