Palazzi & potere
Berlusconi, Franceschini, Pisapia: asse per il premio di coalizione

Pareva tramontata ai tempi, che paiono ormai lontanissimi, dell' accordo a quattro (Pd, FI, Lega e M5S) sul sistema elettorale tedesco caduto alla prima curva a Montecitorio. E invece la formuletta «premio di coalizione» sta tornando in auge negli ultimi giorni.
Ne ha accennato Silvio Berlusconi anche in pubblico, auspicando che il centrodestra possa presentarsi alle elezioni in «coalizione» appunto, aprendo a formazioni di centro che dovrebbero accogliere i ritorni dei delusi della maggioranza, a nuove liste come quella animalista, a movimenti civici oltre agli alleati tradizionali di Lega e FdI.
Ne discutono anche con proposte di legge alla mano i suoi fedelissimi, convinti che sia il sistema ideale per far vincere il centrodestra. Ma all' idea di un meccanismo che favorisca le coalizioni sono aperti anche nel Pd nell' area che fa riferimento a Franceschini, che spinge per la ripresa del dialogo con la sinistra, e nella sinistra stessa dove continua il lavorìo in questo senso da parte di Giuliano Pisapia.