Candidato «interno» all'ufficio della Procura di Milano, favoriti Greco e Melillo - Affaritaliani.it

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Candidato «interno» all'ufficio della Procura di Milano, favoriti Greco e Melillo

Negli ultimi 30 anni è stato sempre scelto un candidato «interno» all' ufficio Procura di Milano, corsa a 4 Favoriti Greco e Melillo. Oggi si apre il confronto nel Csm. Gli outsider Nobili e Amato.

Due candidati «interni» e due «esterni» per una delle poltrone giudiziarie più importanti d' Italia, certamente la più simbolica degli ultimi vent' anni, da Mani Pulite in poi (ma anche prima, per quello che poteva essere e non fu grazie agli «scippi» delle inchieste dirottate altrove). Per la corsa al posto di procuratore della Repubblica di Milano comincia oggi un lungo rush finale, che dovrebbe concludersi nel giro di un mese. Una delle nomine più delicate per il Consiglio superiore della magistratura.

Stamane in commissione Incarichi direttivi la relatrice Elisabetta Alberti Casellati illustrerà la situazione e metterà sul tavolo una lista di quattro nomi: due procuratori aggiunti già in carica a Milano, Francesco Greco e Alberto Nobili, che rappresenterebbero - seppure con caratteristiche differenti - un segnale di continuità per un ufficio che da oltre trent' anni viene guidato da personaggi che già lavoravano nello stesso palazzo di giustizia; o, in alternativa, due soluzioni che arriverebbero da fuori: Giovanni Melillo, già procuratore aggiunto di Napoli, oggi capo di gabinetto del ministro della Giustizia Andrea Orlando, e il più giovane Giuseppe Amato, attuale procuratore di Trento.

Tra le domande scrive il corriere della sera  ci sono anche quelle di altre due toghe famose, molto diverse tra loro per storia e metodi di lavoro, che però vengono considerate fuori gioco poiché non troverebbero il necessario consenso dentro l' organo di autogoverno: l' altro procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini e quello di Reggio Calabria Nicola Gratteri. Possibile che all' ultimo momento la relatrice (ex parlamentare di Forza Italia) faccia pure il nome di Gratteri, che corre anche per la Procura di Catanzaro e a Milano ha pochissime (o nessuna) possibilità.