Palazzi & potere
ChiantiBanca e il peso dell' eredità di Verdini
Il pallino è in mano a Bankitalia. Via Nazionale deve approvare la fusione tra ChiantiBanca e le Bcc di Pistoia e dell' Area pratese che permetterebbe alla «nuova» ChiantiBanca di superare i 200 milioni di euro di riserve e di poter quindi scegliere se aderire alla riforma varata dal governo per le Bcc o restare autonoma trasformandosi in spa.
Al momento, ChiantiBanca da sola non ce la fa. Quando arriverà il via libera di Bankitalia, nascerà la terza Bcc italiana con 3,5 miliardi di raccolta, 310 milioni di euro di patrimonio, 50 filiali, 100 mila clienti e 25 mila soci.
Quando arriverà, perché dopo le delibere dei consigli delle tre banche tra settembre e l' inizio di ottobre scorso, da Bankitalia l' autorizzazione non è ancora arrivata.
Intanto, Lorenzo Bini Smaghi, ex Bce e adesso alla presidenza di Societe Generale, avrebbe già dato la propria disponibilità a lasciare Parigi per fare il presidente della piccola banca toscana.
Giova ricordare, scrive paolucci sulla stampa, che ChiantiBanca è l' istituto che ha rilevato il Credito Fiorentino di Denis Verdini, in dissesto.