Confindustria compatta sul referendum con Renzi? Maddechè... - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Confindustria compatta sul referendum con Renzi? Maddechè...

Sono rimasti i vertici di Confindustria, tutti gli altri soci, e sono tanti, lo stanno abbandonando se non lo hanno già fatto da tempo. E’ notizia che Squinzi sarà da Parisi il 18 Settembre. Guarda caso il medesimo industriale della chimica non era in Confindustria quando il suo successore si sdebitava con il Primo Ministro offrendo il Si al Referendum. Peccato che nessuno tra i soci di Confindustria crede alla storiella che se dovesse vincere no il paese finirebbe in recessione. Per Squinzi e soci il paese non è mai uscito dalla crisi perché le riforme o riformine di Palazzo Chigi non sono state sufficienti. Il patron della Mapei non è tra quegli industriali ed intellettuali che seppure scettici rispetto al referendum, continuano a sostenerlo perché non vedono alternative al signorotto di Firenze. Per Squinzi è un no e si deve trovare un’alternativa. Non è solo. Pare che con lui ci sia una cordata di altri che la pensano allo stesso modo e che stanno raccogliendo fondi per spingere il progetto di Parisi per un’alternativa al renzismo. Chi sono gli altri? Nomi importanti che si stanno prodigando a raccogliere teste e quattrini. Presto i nomi usciranno allo scoperto. Renzi è avvisato. Boccia e la burocrazia di Confindustria potrebbero non bastare contro i veri motori dell’industria italiana.