Palazzi & potere
Contatti tra Etruria e Unicredit? Sì, ci furono

IL CONTATTO fra Banca Etruria e Unicredit ci fu davvero, nel gennaio 2015, quando già l' istituto aretino aveva l' acqua alla gola, più o meno un mese prima che arrivasse (l' 11 febbraio) il commissariamento deciso da Banca d' Italia, scrive il QN. Fonti vicine agli amministratori di Bpel dell' epoca confermano quanto scrive l' ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli a proposito di un interessamento dell' allora ad di Unicredit Federico Ghizzoni, ma chi accetta di parlare col nostro giornale dice di non sapere se ciò avvenne per intervento dell' allora ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, figlia di Pierluigi, al tempo vice presidente di Etruria. Ci fu, racconta un amministratore del tempo, persino un incontro fra Lorenzo Rosi, all' epoca presidente di Bpel, e Ghizzoni.
Avvenne al Forex di Torino, riunione di banchieri d' alto rango, proprio in quelle settimane cruciali.
POI non se ne fece niente, così come accadde per altre trattative che il vertice di Etruria aveva intrapreso, ad esempio con Bper, la Popolare dell' Emilia Romagna di Modena. E tuttavia, anche se il contatto non andò a buon fine, non fu soltanto una voce dal sen fuggita, una delle tante chiacchiere che si intrecciano nel mondo della finanza.
Ci fu anche una sorta di approccio da parte della società, controllata da Unicredit, che si occupava di crediti deteriorati, continua il QN. Scopo rilevare almeno in parte le sofferenze sotto cui il peso la banca aretina stava soffocando, oltre due miliardi. Anche in questo caso, però, finì tutto con un nulla di fatto.