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Palazzi & potere
Conte, fortissima irritazione di Angela Merkel

Si è sfiorato l'incidente diplomatico tra Italia e Germania nei giorni scorsi, vicenda passata del tutto inosservata sui giornaloni nostrani. Dopodomani la Germania sarà a capo della Ue per i prossimi 6 mesi. E sapete la novità? Angela Merkel è a dir poco irritata con il premier Giuseppe Conte. Sull'asse Roma-Berlino l'irritazione si tagliava con il coltello nei giorni scorsi tanto che è dovuta scendere il campo la diplomazia per tentare di metterci una pezza. Tutto nasce dalle parole di Angela Merkel sulle prossime scelte che il governo italiano dovrà effettuare, in particolare quelle riguardanti il Meccanismo europeo di stabilità, il Mes. "È uno strumento che può essere usato da tutti - ha spiegato in un'intervista la cancelliera tedesca - non lo abbiamo attivato perché rimanga inutilizzato". Un'ingerenza che ha fatto infuriare Palazzo Chigi. "Rispetto le opinioni di Angela - ha replicato Conte- ma a far di conto per l'Italia sono io con il ministro Gualtieri, i Ragionieri dello Stato ed i ministri". Ma la risposta di "Giuseppi" ha fatto andare su tutte le furie la Cancelliera, a dir poco irritata dalle parole del Premier, tanto da costringere la diplomazia di entrambe le parti ad un surplus di lavoro per cercare di sedare quella che rischiava di diventare una vera e propria crisi tra Stati, per di più alla vigilia del semestre tedesco in Europa. La vicenda però non è finita qui tanto che il Pd, partito "garante" dei rapporti con l'Europa, si è visto "costretto" a far scendere in campo direttamente il ministro degli Affari Europei Amendola con un'intervista dal sapore riparatorio sulla Stampa di Torino (giornale che aveva intervistato la Merkel) per ribadite che "i rapporti con la Cancelliera sono di grandissima collaborazione". "La verità", spiegano dal Nazareno, "è che se facciamo arrabbiare la Merkel proprio ora che sono le settimane cruciali rischiamo di vanificate tutti gli sforzi fatti in questi ultimi mesi. Non si può mettere a repentaglio tutto il lavoro fatto". Tanto più che il Pd non ha nessuna intenzione di lasciare campo libero ai 5Stelle sul Mes. Come spiegano dem di primissimo piano in sede di scostamento di bilancio il Premier dovrà essere più chiaro sul Meccanismo europeo di stabilità. Non si può fare finta di nulla e rimandare tutto a settembre. Anche se il governo rischia di colare a picco e i grillini pronti a votare no sembrano aumentare di giorno in giorno, come spiega una fonte molto bene informata: "Il rinvio del voto sul Mes a settembre Conte lo sta facendo perché attualmente una decina di grillini hanno detto che non lo vota, e quindi anche con i numeri che ci sono attualmente in Senato, staremmo sotto. Conte spero che a settembre qualcosa possa cambiare, ecco perché ha deciso di rinviare".

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