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Palazzi & potere
Europa: Papa Francesco e Mattarella corrono in soccorso di Giuseppe Conte

Gli amici si vedono nel momento del bisogno: Papa Francesco e Mattarella scendono in campo per "Giuseppi". Il Vaticano sferza la Merkel e il Capo dello Stato attiva la diplomazia parallela con Francia e Germania. Ma al Colle non hanno apprezzato il "Conte show"...

Gli amici si vedono nel momento del bisogno. E "Giuseppi" ne ha due molto potenti, pronti a scendere in campo senza timore di metterci la faccia, Papa Francesco e Sergio Mattarella. Il Santo Padre lo fa con parole inequivocabili: "Non e' questo il tempo degli egoismi, perche' la sfida che stiamo affrontando ci accomuna tutti e non fa differenza di persone. Tra le tante aree del mondo colpite dal coronavirus, rivolgo uno speciale pensiero all'Europa". Ad Angela Merkel e al suo vassallo olandese (tale Rutte) che di eurobond comuni non ne vogliono sapere saranno fischiate le orecchie. E poi c'è il Capo dello Stato Sergio Mattarella, che come anticipato ieri da Affaritaliani (retroscena confermano stamattina da tutti i giornaloni) è sempre più preoccupato per la piega che stanno prendendo gli eventi in Europa e per questo ha cominciato a muovere i fili della potentissima "diplomazia parallela" del Quirinale, in particolar modo verso il presidente francese Macron e quello tedesco Steinmeier. Insomma, a fianco del Presidente del Consiglio Conte scendono in capo due autentici pesi massimi, il Papa e il Capo dello Stato, gli unici in grado di consentire al paese di attraversare la tempesta e di spuntare un accordo quantomeno dignitoso con Bruxelles. Perché al Quirinale di "non firmare" in Europa non ne vogliono proprio sapere tanto da temere l'oltranzismo del Premier che potrebbe portare il paese all'isolamento economico-finanziario con conseguenze inimmaginabili persino sulla tenuta futura del paese. E si spera sempre che Conte, abbandonando i timori che un contributo dall'opposizione possa in seguito mutare gli attuali equilibri politici, inizi a coinvolgere Salvini & Co. perché il paese ora ha bisogno di uno sforzo comune. Insomma, il Capo dello Stato auspica che il prossimo 23 aprile si trovi l'accordo con l'Europa e che magari la maggioranza cominci a dialogare sul serio con l'opposizione. Tanto che alcune fonti si spingono a rivelare che persino dalle parti del Colle il "Conte show" non sia stato particolarmente apprezzato. In un momento così delicato per il bene del paese sarebbe meglio evitare ulteriori tensioni.

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