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Palazzi & potere
Beni Culturali e protezione del patrimonio: parla il Sottosegretario Ferri

Stamani è approdato in Aula, alla Camera, il disegno di legge recante Disposizioni in materia di delitti contro il patrimonio culturale a firma dei Ministri Franceschini e Orlando. Ne abbiamo parlato con il Sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri. 

Stiamo portando a compimento un lavoro importante che migliorerà la tutela del patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, un bene collettivo che connota la nostra Storia e della nostra Cultura ed ha un valore di primaria importanza per l’identità e per l’immagine internazionale dell’Italia. Stiamo parlando di un intervento reso indifferibile dall'inadeguatezza del quadro normativo vigente, frammentato tra codice penale e codice dei beni culturali, obsoleto rispetto all'allarmante fenomeno delle aggressioni al patrimonio culturale e non adeguato al grado ed all'intensità della protezione da garantire a quest'ultimo. 

 

Qual è il punto realmente critico della disciplina vigente? 

La tutela penale dei beni culturali viene oggi attuata non attraverso un’omogenea categoria di reati rispondente all'interesse della collettività alla conservazione dei beni culturali e paesaggistici ma incriminando una serie di condotte di volta in volta riconducibili a figure di reato diverse ed eterogenee che, come accade per i reati previsti dal codice penale, tutelano in via principale gli interessi patrimoniali dei singoli consociati. Un assetto normativo così consegnato non può più garantire un apparato sanzionatorio idoneo, sul piano della deterrenza e della repressione, a contrastare tutte le minacce all'integrità del patrimonio culturale italiano. 

 

Quali sono le linee ispiratrici dell'intervento? 

La legge approdata stamani in Aula - che grazie al lavoro della Commissione Giustizia trasforma gli originari principi e criteri di delega in disposizioni immediatamente precettive - disegna uno statuto penale comune alle condotte aggressive dei beni culturali e paesaggistici con nuove figure di reato (dal furto alla ricettazione e al riciclaggio di beni culturali) ed un trattamento sanzionatorio preminente e differenziato, come si addice al rango costituzionale della tutela del paesaggio e del patrimonio storico ed artistico che sono espressione della cultura della Nazione. Un percorso analogo era stato seguito, nel 2015, per riformare il diritto penale dell’ambiente. Diventa delitto autonomo anche il danneggiamento, deturpamento ed imbrattamento di beni culturali e paesaggistici e per esso la sospensione condizionale della pena sarà subordinata all’eliminazione del danno o, se vi è consenso del condannato, alla prestazione di attività non retribuita a favore della collettività.

Al di là della rilevanza di sistema sul piano del diritto interno, questa riforma contribuirà a contrastare il traffico internazionale di beni culturali? 

L'Italia è da sempre sensibile alle sollecitazioni a farsi parte attiva per bloccare i traffici illeciti di reperti archeologici trafugati - il cui ricavo può essere utilizzato per finanziare operazioni terroristiche - come è testimoniato dal contributo determinante offerto sul piano tecnico e politico all'approvazione delle Linee Guida per la lotta al traffico dei beni culturali adottate dall’Assemblea Generale delle NU. La legge in discussione affronta questi temi sul piano repressivo - incriminando le condotta di uscita o esportazioni illecite di beni culturali ed introducendo il reato di attività organizzata finalizzata al traffico illecito di beni culturali - e degli strumenti operativi estendendo il ricorso alle operazioni sotto copertura anche agli ufficiali di polizia giudiziaria degli organismi specializzati nel settore dei beni culturali. La valenza extraterritoriale delle nuove disposizioni - che si applicheranno anche quando il fatto è commesso all’estero in danno del patrimonio culturale nazionale - rafforza, infine, l'effettività della tutela dell’interesse della collettività alla protezione dei beni culturali. 

 

 

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cosimo ferriorlandofranceschini





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