Palazzi & potere
Governo, il Piano B dei 5 Stelle: appoggio esterno e Governo del Presidente
M5S, il piano B dei Cinquestelle prevede un governo interamente composto da personalità scelte al di fuori della politica attiva
"Oggi ho conferito ufficialmente al prof. Giacinto Della Cananea l’incarico di esaminare i programmi ufficiali elettorali che sono stati presentati dalle forze politiche Lega e Partito Democratico al fine di vagliare sia gli aspetti comuni, sia gli aspetti distintivi, segnalando le differenze di contenuto ritenute superabili e quelle - invece - insuperabili, al fine di valutare la compatibilità dei relativi programmi politici e, così, di avviare il percorso necessario a offrire un Governo stabile e utile al Paese. Il professore, recita il testo, "si impegna a consegnare una relazione finale, entro il più breve tempo possibile e comunque non oltre il 30 aprile 2018, avendo cura di segnalare in essa i temi comuni alle rispettive forze politiche, evidenziando anche obiettivi di intervento che, se pure non indicati esplicitamente nei rispettivi programmi elettorali, sono presupposti o che comunque tornano utili per migliorare le condizioni di vita dei cittadini e la competitività delle imprese. Il Comitato potrà avvalersi di esperti al fine di raccogliere e confrontare dati, predisporre relazioni preliminari, approfondire specifici temi".
"Il prof. Della Cananea dirige i lavori del Comitato e ne è responsabile. Garantisce che i componenti del Comitato svolgeranno i lavori con impegno e dedizione onde completare l’attività istruttoria nel termine anzidetto e con il massimo riserbo sulla propria attività, i cui risultati potranno essere resi pubblici soltanto dopo che siano stati presentati a Luigi Di Maio e vi sia il consenso alla loro divulgazione", si legge ancora nel documento”. Questo è quello che ha annunciato poco fa il leader M5S Luigi Di Maio, pubblicando sul Blog delle Stelle il testo del documento firmato insieme a Della Cananea.
Ma come in tutte le cose c'è un perchè. Già, perchè a quanto siamo in grado di rivelare, i 5 Stelle accetterebbero di buon grado un Governo del Presidente purchè ciò avvenga con l'appoggio esterno da parte dei partiti (anche il 5S, quindi) ovvero senza metterci la faccia (un pò come avvenne col governo Dini, governo interamente composto da personalità scelte al di fuori della politica attiva, quindi di ‘area’). Questa è l'unica condizione, la parolina magica: appoggio esterno.
Dunque, se il Capo dello Stato facesse un appello al senso di responsabilità dei partiti, e rumors quirinalizi lasciano supporre che potrebbe arrivare a breve, forse già nella giornata di domani, anche i grillini non avrebbero nulla da obiettare e Di Maio sarebbe pronto a farsi da parte.
Proprio a questo disegno è funzionale la 'commissione programma' messa in piedi dal Movimento. Sarà un modo per fare la sintesi tra i programmi dei vari partiti (da notare anche la tempistica, scade il 30 aprile cioè ottimo anche per sapere come finiranno le regionali) e poi, se proprio non si riuscirà ad avere Di Maio premier allora sarà via libera ad un Governo del Presidente ("governo di tutti" o come lo si vorrà chiamare). "Perchè bisogna pur dare un governo al paese" spiegano grillini di alto rango, "inutile baloccarsi coi numeri che ci vedono vincitori ma che non ci consentono di formare il governo. Se il Capo dello Stato farà un appello al senso di responsabilità delle forze politiche noi non potremo certo tirarci indietro e risponderemo obbedisco. Il programma di governo sarà quello che uscirà dai lavori della Commissione Della Cananea più ovviamente la riforma della legge elettorale".
In poche parole i Cinquestelle puntano ancora al Piano A (governo Di Maio) ma si stanno già preparando al Piano B.