Palazzi & potere
Il Coni ci spia: per fare soldi scheda 10 milioni di sportivi

Coni, una nuova norma concede l'uso delle informazioni di tutti i tesserati a fini pubblicitari
Giochi a calcio per la formazione del quartiere, esci in bici con la squadra di amatori, fai palestra in una piccola Asd? Presto sarai "schedato" e profilato, per diventare un nuovo cliente a cui offrire servizi e promozioni. Ti sei iscritto al circolo tennis, o al club di golf ? Ora lo saprà anche l' Agenzia delle Entrate. È la svolta orwelliana dello sport italiano: il Coni diventa una specie di "Grande Fratello", che tutto sa e tutto vede, scrive il Fatto.
Le informazioni di dieci milioni di italiani d' ora in poi potranno essere sfruttate anche a fini "promo-pubblicitari".
Una massa sconfinata di "big data" che può valere decine di milioni di euro per le casse del Comitato guidato da Giovanni Malagò.
Un po' pubblico (per il servizio che svolge), un po' privato (per la natura della Coni servizi spa, che si comporta come un' azienda), il Comitato olimpico regge praticamente da solo l' intera baracca dello sport nel nostro Paese. I contributi statali ci sono (410 milioni di euro l' anno) ma non bastano mai, anzi, sono pure calati di una cinquantina di milioni nell' ultimo decennio.
Per questo al Foro Italico hanno deciso di provare a sfruttare il patrimonio più grande a disposizione: gli sportivi.