Palazzi & potere
Il patto tra Renzi e Verdini? Certo che c' è, ed è ...

Nella minoranza del Pd se ne dicono convinti: «Il patto tra Renzi e Verdini? Certo che c' è, ed è ...
Nella minoranza del Pd se ne dicono convinti: «Il patto tra Renzi e Verdini? Certo che c' è, ed è molto più profondo di quello che ci raccontiamo noi e che raccontano i giornali», dice uno dei colonnelli bersaniani. E porterà, assicura, «alla costituzione di un partito della Nazione che va da Orfini a Verdini, passando per il povero Alfano, ormai sempre meno influente».
È in nome di questo fantomatico, ma di sicuro nefando, patto che la fronda anti-renziana del Pd sta cercando di uscire dal coma in cui da mesi sembrava precipitata e di riattivare l' opposizione interna contro il premier, chiedendo il congresso straordinario perché «la nostra identità così viene snaturata», tuona Roberto Speranza, pronto ormai a scendere in campo come antagonista diretto del segretario. «È inutile far finta di non vedere - annuncia - Siamo di fronte a un fatto politico enorme. D' un colpo solo è cambiata la maggioranza con l' ingresso di Verdini, ed è cambiato il Pd, in cui prevalgono le spinte conservatrici». Il ragionamento suona un po' surreale, proprio all' indomani dell' approvazione delle unioni civili, ma tant' è. Del totem Verdini, scrive il giornale, la minoranza vuol fare la propria arma per riguadagnare terreno nel Pd, per ottenere al prossimo congresso (probabilmente nella primavera del 2017) una percentuale più solida del 15% attuale, che consenta loro di non essere asfaltati dal premier quando si tratterà di fare le liste elettorali.