Il piano Calenda? Vogliono commissariare Roma. La grande paura dei 5 Stelle - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Il piano Calenda? Vogliono commissariare Roma. La grande paura dei 5 Stelle

Il caos riguardante la giunta capitolina non concerne solamente la recente bocciatura del bilancio consolidato da parte di un organismo tecnico come l'Oref ma per chi frequenta i palazzi del potere ha risvolti molto più importanti dato che nulla accade mai per caso nella politica italiana soprattutto quando viene affrontata ad alti livelli.

La reazione furiosa dei 5 Stelle, scrive Il Tempo nasce dal fatto che la vicenda potrebbe concludersi molto male per il Movimento e di rimbalzo anche per la prossima campagna elettorale di Luigi Di Maio alle politiche: "Il vero problema è che c'è chi vorrebbe portare Roma all'election day assieme alle prossime elezioni politiche; temiamo sia questa la vera partita in gioco dietro lo scontro di questi giorni" raccontano fonti solitamente bene informate. Ed il modo migliore per raggiungere l'obiettivo sarebbe quello di mettere i bastoni tra le ruote ai 5 Stelle durante l'approvazione del bilancio di fine anno con conseguente rischio di commissariamento della capitale; a quel punto non resterebbe che portare la città al voto, magari assieme alle politiche nazionali. Insomma, l'election day. Per questo la decisione dell'Oref dei giorni scorsi ha fatto scattare più di qualche campanello d'allarme e suscitato la reazione a dir poco furiosa dei pentastellati.

Tutto ciò chiaramente scombinerebbe totalmente i piani di Beppe Grillo e di Casaleggio che si vedrebbero esplodere tra le mani la 'bomba' Raggi in piena campagna elettorale. Il tutto, manco a dirlo, favorirebbe i loro avversari, Renzi e Berlusconi in primis, che avrebbero argomenti ben più solidi di quelli attuali da portare in campagna elettorale per contrastare i 5 Stelle di Luigi di Maio.

Ma c'è anche dell'altro, continua Il Tempo, e se ne sta discutendo nella capitale: stiamo parlando del 'piano Roma' voluto da Carlo Calenda l'attuale ministro dello Sviluppo economico. La vera paura di Raggi & company è che Calenda e il Pd vogliano mettere 'le mani sulla città', togliere poteri alla sindaca per darli al governo. Insomma, sarebbero i primi passi del commissariamento, come peraltro chiedono a gran voce i poteri forti capitolini.

Quindi in molti nella capitale, mettendo in fila gli eventi degli ultimi giorni, hanno persino cominciato a sospettare che Calenda voglia utilizzare il 'piano Roma' per proporsi successivamente lui stesso come sindaco, per 'scendere in campo' come si suol dire anche se il diretto interessato non ne ha la minima intenzione. Di sicuro l'uomo ha ben altre, e legittime, ambizioni che fare il sindaco della capitale però nel Giglio magico lo vedrebbero molto bene in Campidoglio forse perché temono di ritrovarselo d'intralcio sulla strada per Palazzo chigi.