Palazzi & potere
Il premier vuole chiudere i conti. E ora i fedelissimi evocano le urne
Il corriere della sera confermai i rumors di cui parlavamo nei giorni scorsi su affaritaliani: meglio le elezioni, che renzi vincerebbe con molta probabilità anziché le congiure di palazzo che non porterebbero mai ad un renzi bis...
Emergono due tentazioni.
La prima, da attribuirsi direttamente al presidente del Consiglio, è quella di accelerare i tempi del Congresso, che, a norma di statuto, dovrebbe tenersi nel novembre del 2017.
L' idea, invece, è quella di anticiparlo. E di parecchio. A patto, naturalmente, che il referendum di ottobre sulla riforma costituzionale si riveli per Renzi un successo.
In caso di vittoria nelle urne autunnali, le assise nazionali del Partito democratico si terrebbero a dicembre del 2016.
In questo modo, sull' onda del successo referendario, il segretario-premier potrebbe mettere mano al partito e rinnovarlo. Senza contare che così la minoranza vedrebbe notevolmente ridotti i suoi margini di manovra.
Ed è a questo punto, scrive la meli sul corsera, dopo le assise anticipate di quasi un anno, che potrebbe partire una seconda tentazione. Finora il presidente del Consiglio ne è scevro, ma alcuni dei suoi lo spingono su questa strada.
Ossia la strada di anticipare non solo il congresso ma anche le elezioni. Magari al febbraio 2017.
Qualcuno tra i fedelissimi, anche se ufficialmente è tutto un fiorir di smentite, non le esclude. Il ragionamento che viene fatto è questo: così, con un Partito democratico meno rissoso al suo interno, un Parlamento che rispecchia maggiormente i veri rapporti di forza presenti nel Paese e una legge elettorale che potrebbe regalare al Pd un premio alla Camera dei deputati, Renzi sarebbe in grado di tentare la sua seconda avventura governativa, con una legittimazione popolare e senza più gli ostacoli che incontra ora.
Ma il premier, almeno fino ad adesso, ha sempre respinto questa tentazione: «Andremo a votare a febbraio del 2018».
Anche perché, una volta varata definitivamente la riforma costituzionale, andranno fatti diversi provvedimenti legislativi ordinari per renderla efficace. Eppure da qualche giorno l' ipotesi del voto anticipato ha ripreso a circolare .