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Palazzi & potere
Informazione cattolica e Tg; parla il direttore di Tg2000

Come avete rinnovato il vostro tg? Che 'formula' avete usato?
Abbiamo innanzitutto allargato gli spazi dell’informazione su tv2000. Come a voler portare più realtà in questa storica emittente cattolica. Due anni fa esisteva un’unica edizione del tg, quella della 18,30 . Abbiamo aggiunto prima l’edizione delle 12 ed ora anche quella delle 20,30.  Non ho altre 'formule' se non quella di una informazione garbata e affidabile. Cerchiamo sempre un nostro taglio, aborriamo l’informazione del copia e incolla che porta il telespettatore ad ascoltare ovunque le stesse notizie, spesso con gli stessi titoli e un racconto un po’ omologato. Non è che ci riusciamo sempre, ma ci proviamo.


Che tipo di informazione volete dare all'ascoltatore?
Si prova a raccontare la realtà, tutta la realtà, con uno sguardo aperto e attento soprattutto alla dimensione umana dei piccoli e grandi eventi. Senza apriorismi ideologici o politici. Credo che mai come oggi sia importante tornare alle regole base del nostro mestiere. Viviamo un tempo in cui tutti noi – per effetto delle nuove tecnologie - siamo investiti da un flusso di notizie continuo e veloce, dove il certo, il verosimile e il falso viaggiano spesso insieme. Urge quindi una maggiore capacità critica, di discernimento.  Sono un po' fissato su questo ma ai colleghi chiedo di risalire sempre alla fonte delle notizie, e indicarla sempre, la fonte, per consentire all’utente di valutare il grado di certezza e credibilità della informazione che viene fornita. Poi ci piace approfondire le notizie o dare voce a situazioni spesso non illuminate dai grandi media. Lo facciamo con alcune rubriche quotidiane, come il Post, o con programmi come il tgtg che mette a confronto i titoli dei notiziari della sera con la presenza di un ospite in studio.


Quali tematiche cercate di approfondire più spesso?
Naturalmente abbiamo una attenzione speciale alla vita della Chiesa.  Raccontiamo sempre la giornata di papa Francesco, cercando di coglierne il nucleo vitale, oltre i battimano e i pregiudizi. Ma ci interessa anche la vita della Chiesa dal basso; nei suoi limiti, senza tabù, e nelle sue espressioni più avvincenti. Crediamo, per esperienza, che la fede in Cristo quando è autentica produca più umanità ed è affascinate cogliere le tracce di questo cambiamento, quando e dove affiora nella società. Ci piacciono i temi sociali, le storie di un’Italia solidale che pure c’è e merita di essere raccontata. I grandi temi dell’immigrazione, della convivenza tra le diversi tradizioni religiose, le questioni internazionali. Ci piace di meno la politica di palazzo, i pastoni, il teatrino delle dichiarazioni politiche recitate a memoria ad uso dei tg, le zuffe continue.


Pensi ci sia troppa informazione 'di parte' in giro?
Sì, troppa tifoseria. Va bene per gli stadi, il tifo… l’informazione dovrebbe essere altro.  Pacatezza, ragionamento, ascolto, verifica. Altrimenti non si è più credibili.


Quale può essere il futuro dei telegiornali al 'tempo di internet'?
Le ricerche ci dicono che la televisione è ancora il principale mezzo di informazione per una grande maggioranza di italiani, milioni di persone. Ma è pure evidente – soprattutto fra i giovani - che la tv non è più l’unica fonte e che internet ha assunto e assumerà sempre più spazio. Noi stessi, a tv2000, curiamo molto la presenza su internet, con siti web, pagine fb e account twitter. Il numero di accessi e visualizzazioni dei nostri filmati talvolta supera il numero di quanti ci seguono solo sul piccolo schermo. E’ una transizione credo irreversibile, con tutte le opportunità e le insidie di cui parlavamo prima.


Qual è il tuo giudizio sulla polemica tra Di Maio e i giornalisti?
Sinceramente non mi ha appassionato. Troppo furore, da tutte le parti.

Tags:
tg2000vaticanolucio brunellitv2000





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