Palazzi & potere
Italia sempre più guelfi e ghibellini

Dalla Coldiretti agli Scout per il Sì Anpi e Cgil per il No: ecco le squadre
O di qua o di là. Questa volta, a differenza delle più recenti elezioni, si torna alla scelta di campo. A quel bipolarismo che - prima dell' arrivo dei 5Stelle - per vent' anni ha costretto la società italiana a schierarsi con un Polo, con uno dei due schieramenti presenti sul terreno di gioco.
E proprio come una mela la società italiana sta tornando a spaccarsi intorno ai due maxi partiti trasversali del SI e del NO alla riforma costituzionale intorno ai quali si combatterà la battaglia politica dei prossimi mesi e probabilmente non solo dei prossimi mesi.
La formazione dei due eserciti è fatalmente complessa e magmatica, scrive il Messaggero. Con il SI sono schierate le principali organizzazioni dei datori di lavoro, sindacati di peso come la Cisl, tutte le associazioni agricole con le loro migliaia di iscritti, la maggiorparte delle associazioni Scout, parte della Chiesa, come ha fatto intendere un timido editoriale di Civiltà Cattolica.
Dall' altra parte il fronte del NO è obiettivamente più composito poiché è capeggiato dalla Cgil e dalla Fiom ma anche dal sindacato vicino al centro-destra come l' Ugl, da organizzazioni vicine alla sinistra classica come l' Anpi (l' associazione dei partigiani) o l' Arci (attività sociali) e da organismi di segno culturale opposto come parte delle associazioni che si sono battute contro le Unioni Civili o Fare Verde che raccoglie gli ecologisti di destra.