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Palazzi & potere

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Tutto quello che c'è da sapere dai giornali di oggi

 

Elezioni Usa, Clinton: «O me o l’Apocalisse»

 

Gelo Francia-Russia, Putin annulla viaggio a Parigi

 

Pronta la manovra, sale a 24,5 miliardi

 

Renzi ai ribelli Pd: «Se non vi fidate votate pure no»

 

Samsung blocca i Note 7 e crolla in Borsa

 

 

Esteri

Clima di guerra in Russia, mentre avanza la psicosi di un possibile conflitto con l’Occidente. Fabrizio Dragosei sul Corriere della Sera: “La Russia alla mobilitazione: esercitazioni e scorte di cibo. Il Cremlino invita la popolazione a prepararsi allo scontro con l’Occidente”. Intanto Putin ha annullato la visita a Parigi dopo la scaramuccia verbale con Francois Hollande seguita al veto russo sulla risoluzione all’Onu riguardante la Siria.

 

Hillary Clinton usa toni drammatici parlando al New York Times del destino degli Stati Uniti alle prossime elezioni presidenziali: «Io, ultima barriera fra gli americani e l’Apocalisse». Federico Rampini su Repubblica: “Clinton mette in guardia dalla possibile vittoria di Trump: «Se il mio rivale fosse un altro non andrei a letto con un nodo allo stomaco». E molti repubblicani la vedono come lei”.

 

Paolo Mastrolilli sulla Stampa: “Ufo, tradimenti e terrorismo: le email che imbarazzano Hillary. WikiLeaks attacca la democratica e diffonde i messaggi del suo braccio destro John Podesta”. Julian Assange spera di azzoppare Hillary, magari tenendo nel cassetto le notizie più dannose per tirarle fuori alla vigilia del voto.

 

Sulle pagine del giornale torinese Giordano Stabile: “Attacco a Mosul, l’Isis usa i droni per colpire i francesi”. Lo Stato islamico ha sferrato il primo attacco con un drone contro le forze occidentali impegnate in Iraq: due guerriglieri curdi uccisi, due ufficiali delle forze speciali francesi feriti e in gravissime condizioni.

 

Il dibattito tra “hard Brexit” e “soft Brexit” occupa il dibattito pubblico britannico. Leonardo Maisano sul Sole 24 Ore cita lo studio di una società di consulenza londinese che ha calcolato il “prezzo” di un’uscita immediata e totale della Gran Bretagna dal sistema europeo: “35-40 miliardi di ricavi, 10 miliardi di gettito fiscale, 70 mila posti di lavoro”. Per il Tesoro britannico l’addio al mercato interno costerebbe 66 miliardi di sterline di minor gettito all’anno, cioè il 9,5% del Pil nei prossimi 15 anni.

 

Su Avvenire dialogo tra l’europarlamentare Massimiliano Salini (Ppe-FI) e il direttore Marco Tarquinio sulle presidenziali Usa. Per Salini «il dramma delle presidenziali è, da un lato, non avere un candidato repubblicano all'altezza e, dall’altro, avere un mondo che si oppone a Trump che affoga e pretende di affogarci nella sublimazione del pensiero debole, che individua addirittura le confessioni cristiane come pericolo per questa società. Sono gli Usa diventati “unfit to lead” il pianeta?». Per il direttore Tarquinio «il deputato europeo pone una gran questione. Lo stato della politica americana è preoccupante (pure per chi crede)».

 

 

Economia

Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha presentato in Parlamento la manovra da 24,5 miliardi di euro delineata dal Def. I maggiori incassi arriveranno dalla lotta all’evasione, voluntary disclosure e rimodulazione di imposte. Previsti 2,6 miliardi di tagli alla spesa pubblica. Braccio di ferro con l’Ufficio di Bilancio sulle stime del Pil: Padoan conferma l’1% di crescita nel 2017. Ne parla, fra gli altri, Mario Sensini sul Corsera.

 

Secondo uno studio del World Economic Forum, l’Italia è tra gli ultimi Paesi al mondo per qualità della spesa pubblica. Sul Foglio Luciano Capone intervista l’ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli: «Questi tipi di sondaggi danno un quadro dell’Italia peggiore della realtà, ma sulla spesa c’è un problema oggettivo. Quello che manca sono indici oggettivi per misurare la qualità dei servizi e della trasparenza della spesa».

 

Sulla Stampa intervista di Alessandro Barbera al presidente dell’Inps Tito Boeri: «Se non riorganizziamo l’Inps la riforma pensioni è a rischio. Entro un anno il sussidio di disoccupazione sarà automatico. Il sì al referendum è fondamentale per cambiare il sistema dell’invalidità».

 

Sul Corsera intervista di Federico De Rosa all’amministratore delegato della Banca Popolare di Milano Giuseppe Castagna: «Bpm-Banco darà stabilità al sistema. Fusione necessaria, un segnale al Paese. Il no dei soci-pensionati non me l’aspettavo. La Bce? Deve aiutare il consolidamento».

 

Samsung ha deciso di fermare la produzione del suo Galaxy Note 7 dopo i malfunzionamenti e i numerosi casi di incendi ed esplosioni dello smartphone. All’annuncio il titolo ha ceduto in Borsa oltre l’8%, perdendo 19 miliardi di dollari di capitalizzazione. Stefano Carrer sul Sole 24 Ore.

 

Politica e dintorni

Su Repubblica Silvio Buzzanca riporta le parole rivolte da Matteo Renzi alla minoranza Pd: «Se non vi fidate votate pure contro, però poi liberi tutti. Gran parte degli elettori del Pd non ne può più delle nostre divisioni». Speranza, leader della minoranza: «Passato il referendum lavorerò anch’io per l’unità».

 

Sulle stesse pagine l’intervista di Andrea Carugati e Goffredo De Marchis a Pier Luigi Bersani: «Il premier vuole le urne il prossimo anno, dico No per evitarle. Pronto a sfidarlo in tv». L’ex segretario esclude la scissione: «I democratici sono casa mia, mi caccia solo la Pinotti con l’esercito». Ma avverte: «Il partito è solamente un veicolo, mi preme ricostruire un centrosinistra più largo».

 

Sul Corsera intervista di Alessandro Trocino a Gianni Cuperlo: «Temo una rottura del nostro mondo, questo partito non è più una comunità. Staremo nel comitato proposto da Renzi. Allargare il consenso su una nuova legge elettorale e sull’elezione diretta dei senatori può svelenire il clima».

 

Dino Martirano sul giornale diretto da Luciano Fontana intervista il presidente emerito della Consulta Valerio Onida, che ieri ha presentato un ricorso al Tar sulla legittimità del quesito referendario: «Quesito referendario eterogeneo, trasforma il referendum in un plebiscito su un programma politico».

 

Sul Fatto Quotidiano, Carlo Freccero si scaglia contro la riforma costituzionale: «La casta dice cosa votare? Dobbiamo fare il contrario». Per il membro del cda Rai la riforma contribuisce a svuotare di senso la democrazia: «Non c’è controllo sull’esecutivo».

 

Sul fronte del centrodestra, il punto di Sabrina Cottone sul Giornale: “Il No unisce il centrodestra: vinciamo il referendum e chiediamo elezioni subito. L’azzurra Gelmini e il leghista Maroni d’accordo: per governare si passa dall’ingresso principale”.

 

 

Giustizia

Per Fiorenza Sarzanini (Corsera) la procura di Roma si appresta a concludere le indagini sull’assessora Paola Muraro e a convocarla per un interrogatorio: “Pm pronti a chiedere il processo. Accusata di reati ambientali, ma per l’abuso d’ufficio si valuta l’archiviazione”.

 

Il tribunale di Torino ha condannato Salvatore Ligresti e Jonella Ligresti nell’ambito del processo Fonsai, riconoscendo i reati di falso in bilancio e manipolazione di mercato. Sei anni di condanna per il primo e cinque anni e otto mesi per la seconda. Ne parla, fra gli altri, Filomena Greco sul Sole 24 Ore.

 

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