Palazzi & potere
Renzi cerca 16 milioni di voti. Per la serie: MISSION IMPOSSIBLE

I calcoli di palazzo Chigi - Per farcela a novembre servono più consensi di quelli avuti da Bersani nel 2013 (8,3 milioni) e dal Pd renziano nel 2014 (11,2). Per questo cerca l'accordo con Berlusconi (e Prodi) o, addirittura, l'appeasement coi grillini. Infatti non infierisce sulla RAGGI. L'ordine di scuderia è di lasciarla lavorare
C' è un numero che gira insistentemente al Comitato del Sì in questi giorni: 16 milioni. Tanti sono i voti che - secondo i calcoli estivi - serviranno per vincere il referendum costituzionale di novembre con un certo margine di sicurezza. L' asticella è ambiziosa e il panico avanza. Perché 16 milioni di voti, il Pd non li ha mai presi: né quello di Bersani nel 2013 (se ne contarono 8,3), né quello di Renzi alle Europee del 41% nel 2014 (furono 11,2). Certo, i voti per il Sì dovrebbero arrivare non solo dal Pd, ma almeno dagli altri partiti della maggioranza ufficiale e ufficiosa (i centristi e i verdiniani) e, potenzialmente, anche da qualche elettore di Forza Italia, dei Cinque Stelle e della Lega. Ma il fronte del No appare deciso, scrive il Fatto. Più dello stesso Pd, con la minoranza che fa continue richieste in cambio dei suoi Sì, a partire dalla modifica dell' Italicum, mentre in privato va dicendo ad amici e nemici che sarebbe pronta a schierarsi definitivamente per il No già dall' inizio di settembre.