Palazzi & potere
Renzi e il (suo) piano B
Ovvio che a uno stratega come Renzi non poteva mancare un piano B in caso di sconfitta referendaria. Ed è il seguente: riuscire a ritardare le sue annunciate dimissioni di almeno un mese, con la scusa all'approvazione in un ramo del parlamento della legge di stabilità. Questo per consentire di approvarla in via definitiva e giocarsi poi il tutto per tutto (con Mattarella) sulla ruota delle elezioni anticipate. In più, così, sarebbe lui a portare il paese al voto con tutti i vantaggi dell'essere capo del governo in carica in termini sia di potenzialità di spesa che di relazioni interne ed internazionali con gli altri capi di governo. Tutti fattori che lo aiuterebbero non poco nella sfida elettorale. Vantaggi che non avrebbe se a portare il paese al voto fosse un governo tecnico, anche solo per pochi mesi....