Renzi, la paura fa 90: i poteri forti vogliono Draghi Premier - Affaritaliani.it

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Renzi, la paura fa 90: i poteri forti vogliono Draghi Premier

Libero conferma il retroscena di Affaritaliani Palazzi&Potere

Come in un gioco dell' oca, si tornerà all' inizio. Al governo tecnico. «È evidente», è il ragionamento che Matteo Renzi fa in questi giorni coi suoi, «che l' operazione a cui stanno lavorando è quella di arrivare a un premier tecnico». Un nuovo Monti. Come nel 2011. Potrebbe chiamarsi Mario Draghi. O Carlo Calenda. O Ignazio Visco. Non importa.

Per arrivarci, scrive Libero, il primo passaggio è la demolizione della leadership di Renzi. Renderlo "inutilizzabile" per il 2018, quando, il giorno dopo le urne, il presidente Sergio Mattarella dovrà dare l' incarico a qualcuno. L' offensiva giudiziaria è un elemento decisivo: caso Consip e Banca Etruria hanno contribuito con forza ad offuscare l' immagine del giovane rottamatore.

Non è ancora il colpo finale, che non tarderà ad arrivare, ma intanto hanno preparato il terreno. Il secondo passaggio, si dice nella cerchia dei renziani, è l' apertura di credito nei confronti del M5S. Pezzi dell'establishment (gruppi editoriali, imprenditori, intellettuali) sembrano strizzare l' occhio al nuovo che avanza, ai grillini. Si assiste, si dice, a una sorta di «sdoganamento»: non sono più i barbari, ma un' alternativa possibile. Si è passati dalla paura, dalla diffidenza, a un generale "perché no?".

In realtà, è l' analisi che si fa, si tratterebbe di un' apertura strumentale. Funzionale all' obiettivo di cui sopra: mettere fuori gioco Renzi. Impedirgli di tornare a Palazzo Chigi.