Rivoluzione nelle finanze vaticane. Il Papa separa controllo e gestione
Rivoluzione nelle finanze vaticane Il Papa separa controllo e gestione. Meglio tardi che mai...
Chi controlla e vigila non può anche gestire e amministrare. Papa Francesco interviene ancora sulle strutture economico-finanziarie della Santa Sede e con un motu proprio - la forma più forte di decretazione - sancisce che tutta l' amministrazione dei beni mobili e immobili, come pure la maggior parte dei servizi amministrativi per gli altri uffici vaticani, rimanga all' Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), dicastero guidato dal cardinale Domenico Calcagno. Alla Segreteria per l' Economia (Spe), il «superdicastero» economico istituito due anni fa e guidato dal cardinale George Pell, restano tutti i compiti di controllo, vigilanza, budget e indirizzo. Il motu proprio, scrive la Stampa, intitolato «I beni temporali», di fatto ridimensiona il ministero di Pell, e rende più collegiale la gestione dei beni d' Oltretevere ponendo fine a mesi di discussioni e conflitti di competenze.