Palazzi & potere
Sicilia, il centrodestra torna protagonista: parla Catia Polidori

Affaritaliani intervista la deputata e coordinatrice di Forza Italia in Umbria, Catia Polidori
La vittoria in Sicilia. Il centrodestra torna protagonista. Avete vinto voi o ha perso la sinistra?
Con noi hanno vinto i moderati che sono la maggioranza del Paese, mentre la sinistra ha decisamente fallito, dimostrando di non offrire soluzioni efficaci per risolvere i problemi reali dei cittadini che sono molteplici ed urgenti.
Oggi in Sicilia, tra qualche mese nel resto d’Italia, il centrodestra moderato rappresenta l’unica alternativa valida per guidare il Paese, concretizzando quella “rivoluzione responsabile” presentata in questi giorni dal Presidente Berlusconi, l’unico leader che, a dispetto del tempo, dei complotti e della persecuzione giudiziaria, ha saputo restare una roccia per Forza Italia, un faro nel mare agitato della politica nazionale e internazionale e un leader, l’unico, che ha avuto qualcosa come 200 milioni di voti degli italiani.
Il centrodestra sarà a guida moderata o la leadership punterà a destra? Come si convive con Salvini e Meloni?
Gli estremismi sono come un fiammifero: si accendono, ma la fiamma si affievolisce rapidamente. Io credo che se veramente il centrodestra ambisce ad essere forza stabile di governo non potrà che darsi una connotazione moderata e liberale con cui contrapporsi a quel mix pericoloso ed inconcludente di giustizialismo ed inutile ribellismo incarnato dal M5S, capace solo a cavalcare ed amplificare il malcontento dei cittadini, senza proporre ricette adeguate, specie in economia.
Il centrodestra è imbattibile quando è coeso e propone un programma unitario, costruttivo ed orientato a fornire risposte efficaci in grado di cambiare volto all’Italia. Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono politici competenti, degli interlocutori naturali alla guida di forze politiche che sono alleate di Forza Italia da sempre, non certo da ora. Con loro conviveremo benissimo, impegnandoci reciprocamente a realizzare un progetto fondato su alcuni punti cardine, quali ad esempio: la riforma fiscale attraverso l’introduzione della flat tax, la sicurezza dei cittadini italiani e il contrasto dell’immigrazione clandestina e anche un ripensamento del rapporto con l’Europa, dalla quale nessuno vuole uscire. Vogliamo invece esserci, ma da veri protagonisti e non da sudditi di burocrati, impegnati più ad imporre vincoli spesso dannosi, che a rilanciare un disegno comune sullo spirito di un autentico europeismo.
Salvini ha aperto ad una possibile alleanza con Grillo. E Forza Italia ?
Forza Italia, ripeto, è un Movimento moderato con un progetto alto di stampo liberale e cristiano, che punta a tornare ad essere forza di governo del Paese e non è minimamente interessato a fare una politica urlata, che – come ho già detto – si nutre del malcontento e, cosa ancora peggiore, ne fa da cassa di risonanza, senza però essere in grado, anche data la scarsa o nulla preparazione della sua classe dirigente, di proporre azioni concrete a reale beneficio dei cittadini. Dove governano i grillini l’unica cosa a 5stelle è il caos. Insomma, per quanto in politica non si possa mai dare nulla per scontato, non vedo proprio fattibile un alleanza.
Fine legislatura. Quali le priorità? Pensioni e Ius soli?
Un Governo a fine corsa, appoggiato da un PD lacerato e da un partito inesistente come quello di Alfano non è nella posizione di dettare le priorità al resto del Paese. Certamente lo ius soli non rientra tra le priorità degli italiani, che non lo vogliono.
Di fatto c’è già una assoluta parità di trattamento e di diritti tra i minori stranieri e quelli italiani (istruzione, sanità…), a parte il diritto di voto che si raggiunge comunque a 18 anni. E’ dunque chiaro che lo ius soli, in questo particolare momento, serve solo alla sinistra in grave difficoltà per rastrellare consensi facili.
Le pensioni, il lavoro giovanile, ma anche quello degli over 40 di cui nessuno parla, la riforma fiscale, la ridefinizione di una seria politica industriale, lo snellimento della burocrazia, la sicurezza e il contrasto all’immigrazione clandestina…potrei continuare ad elencare le vere priorità degli italiani, a cui il centrodestra darà risposta appena tornato alla guida del Paese.
Alcune indiscrezioni fanno immaginare lo slittamento del voto a Maggio. Strada percorribile?
Gli italiani non scelgono il proprio governo dal 2008. Direi che è tempo di restituire loro la voce. Detto ciò la scelta dei tempi spetta al Presidente della Repubblica. Sono certa che, anche in questa occasione, il Pres. Mattarella agirà con saggezza e nell’esclusivo interesse del Paese.
Elezioni politiche. Chi sarà in campo, come nascerà la nuova classe dirigente?
Per quanto ci riguarda la scelta spetta al Presidente Berlusconi che è sempre a lavoro per formare una classe dirigente composta di persone competenti, credibili, affidabili, selezionata sulla base del merito e di quanto di buono realizzato in ambito lavorativo e non per se stessi e per la società.