Palazzi & potere
Verdini è ancora "pezze e core" per il Cav
Difficile per Silvio 'dimenticare' Denis
In casa Forza Italia le cronache narrano che la notizia della condanna di Verdini sia arrivata all'improvviso nella riunione di FI dello scorso 3 marzo, proprio mentre Silvio Berlusconi parlava delle vicende giudiziarie che stanno interessando il Partito Democratico.
Berlusconi ha difeso il suo ex coordinatore: Denis Verdini infatti non avrebbe colpe e starebbe pagando per altri. Parole che confermerebbero come tra il leader di ALA e di Forza Italia ci sia comunque ancora un rapporto di forte di amicizia.
Sempre durante questo meeting politico Berlusconi avrebbe invitato i suoi a non inferire su Renzi oggetto di un accerchiamento giudiziario per il caso Consip.
Il partito azzurro non voterà la mozione di sfiducia a Luca Lotti (ministro dello Sport), né prestera’ il fianco agli attacchi a Verdini, anche se agli
esponenti di Ala difficilmente verrà aperta nuovamente la porta del
partito.
L’ex presidente del Consiglio (la sua speranza è che
la sentenza di Strasburgo arrivi entro l’anno) sta lavorando al
programma per le prossime elezioni politiche, ha annunciato che una larga parte dei capilista verrà lasciata a sindaci a fine mandato, che si sono ben
comportati sul territorio, e ad imprenditori che sta incontrando
ad Arcore, ma, nell’incontro con i capigruppo e i coordinatori
azzurri è tornato soprattutto a parlare della necessità di
varare un piano anti-povertà.
Il Cavaliere ha citato cifre, progetti (sul tavolo anche
l’idea dell’abolizione del bollo delle automobili e delle
pensioni per le mamme), spiegando di aver consultato famosi
economisti, sostenendo che una inflazione al 3% non e’ affatto
un problema per l’economia.