Palazzi & potere
Vittorio Sgarbi, Berlusconi "Se cedi a Lega-M5S esci di scena e ti arrestano"

Governo, Vittorio Sgarbi scrive una lettera a Silvio Berlusconi: "NON CEDERE, non fare passi indietro, non ritirarti, non accettare il ricatto, non umiliarti.."
’Caro Sivio, al di la’ della famiglia e della gerarchie di Forza Italia, ascolta l’appello di un amico che ti ha sempre difeso dalle ridicole accuse propagandate da Di Battista e Di Maio e dal mondo dei 5Stelle che ti vuole escludere per indegnita’, predicando le idee del delinquente Travaglio e ignorando tutto quello che hai fatto per l’Italia e per la democrazia.Tu hai disarmato il primo colpo di Stato dei magistrati milanesi: ora NON CEDERE, non fare passi indietro, non ritirarti, non accettare il ricatto, non umiliarti, non piegarti. Sarebbe la fine". Lo dichiara Vittorio Sgarbi (Fi). "Per la seconda volta -aggiunge- e’ tuo dovere resistere alla prepotenza eversiva dei 5Stelle, come hai fatto nel ’94. Ritirarti, dare appoggi esterni, consentire l’accordo Lega-M5S equivale ad uscire di scena, ad abbandonare la politica, a riconoscere la sconfitta. Senza speranza e senza rivincita. Una volta fatto un passo indietro, ti arresteranno". "Tua figlia Marina -prosegue- che ti suggerisce questa scelta, sbaglia perche’, pur avendolo conosciuto e combattuto, si fida del nemico. Con questi non si puo’ trattare, e non si puo’ sperare di avere garanzie di nessun tipo. E appena ti sarai ritirato, non avrai altre mosse perche’ i tuoi non saranno con te, che sei fuori scena,ma si faranno tutelare, pur a loro rischio, umiliandosi, dalla Lega".
"Persa la forza, che sei tu -prosegue il critico d’arte e deputato azzurro- cercheranno la clemenza. Non per loro, ma per l’Italia, devi resistere-resistere-resistere. In nome della democrazia, nessuno puo’ chiedere al vincitore di ritirarsi, per un accordo insensato e suicida, nessuno puo’ accettare il diktat di chi pretende accordi, escludendo, per indegnita’ morale nella loro aberrazione, chi ha contribuito alla vittoria". "E’ una umiliazione che non puoi accettare -sottolinea- e non puoi imporre all’Italia che ha creduto in te. Non perdere tempo con falsi consiglieri che hanno fatto solo il loro interesse, grazie a te, e vieni al mio compleanno all’Ambasciata di Quistello. Il resto e’ tempo perso. Non trattare, non cedere. Non essere -conclude- la prossima tra le vittime del terrorismo che, per singolare coincidenza, proprio ora Mattarella sta commemorando. Vittorio, come un figlio".