Politica
Ucraina, Lega: "L'unica speranza è dare massimo sostegno a Trump. Gaza? Mai dimenticarsi che tutto è stato scatenato da Hamas"
Parla Paolo Formentini, responsabile esteri del Carroccio

Paolo Formentini
"Bisogna assolutamente lavorare per la pace sul fianco orientale dell'Alleanza senza dimenticarsi del fianco sud della Nato"
"La risposta a entrambe le questioni è quella che la Lega continua a ripetere da molto tempo: dobbiamo tutti lavorare per la pace dando il massimo sostegno all'azione del presidente Usa Donald Trump, iniziata con l'incontro in Alaska di Ferragosto con il presidente russo Vladimir Putin. Su quella strada dobbiamo proseguire se davvero vogliamo arrivare alla fine del conflitto".
Con queste parole Paolo Formentini, responsabile esteri della Lega, intervistato da Affaritaliani, commenta l'escalation tra Nato e Russia con Mosca che ha dichiarato che, di fatto, 'siamo in guerra con l'Alleanza Atlantica' e anche le parole del ministro della Difesa Guido Crosetto secondo il quale 'non siamo pronti a un attacco'. Alla domanda se anche l'Europa debba dialogare con il Cremlino, l'esponente del Carroccio ribadisce: "La posizione della Lega è cristallina: seguire il percorso tracciato da Trump, che è l'unica speranza per arrivare alla pace. Va raccolto l'invito del presidente degli Stati Uniti".
Per quanto riguarda l'operazione 'Sentinella dell'Est', Formentini spiega: "E' notizia di ieri che anche l'Italia parteciperà. Tutta la delegazione parlamentare italiana in sede Nato, ma la Lega più di tutti gli altri partiti e io ne faccio parte, ribadisce che bisogna assolutamente lavorare per la pace sul fianco orientale dell'Alleanza senza però dimenticarsi del fianco sud della Nato. La sensazione è che ci si focalizzi troppo sul fronte est, che chiaramente in questo momento è fonte di grande tensione, ma è altrettanto esplosivo il fronte sud della Nato, tra migrazioni incontrollate, traffico di armi e di droga e pericolo terrorismo. Molti stati africani sono in difficoltà enorme e questo la Lega continuerà a sottolinearlo con forza".
Quanto al Medio Oriente, con le forze armate israeliane che sono ormai entrate a Gaza City, alla domanda se la Lega sostenga il governo di Benjamin Netanyahu, la risposta del responsabile esteri della Lega è molto precisa e chiara: "Abbiamo sempre ribadito la massima attenzione che ci vuole per la tutela e la salvaguardia della popolazione civile, senza dimenticarsi mai che tutto questo è stato scatenato dall'attacco di Hamas del 7 ottobre, la cui triste ricorrenza ormai vicina. La prima condizione per arrivare alla pace è che Hamas non controlli più alcun territorio e la seconda, che non è una condizione ma un auspicio, è quello di proseguire sulla strada degli Accordi di Abramo con gli stati arabi che vanno difesi. Solo creando un corridoio commerciale dall'India che passi per il Medio Oriente e arrivi fino in Italia al porto di Trieste - realizzando il progetto IMEC che la Lega sostiene - si potrà avere pace e prosperità economica per quella terra martoriata", conclude Formentini.
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