"Caso Kirk? Meloni vuol fare l'immacolata e la vittima, ma anche lei usa un linguaggio di odio. Dal Centrodestra solo strumentalizzazione"

"Vogliamo invece discutere dell'assalto di Forza Nuova alla sede della Cgil a Roma? Quella è stata violenza politica"

"Giorgia Meloni non è che si sbaglia, sa perfettamente che non è così ma strumentalizza la situazione per trarne vantaggio politico cercando di fare l'immacolata, ma anche lei ha utilizzato e utilizza a volte un linguaggio di odio". Il politologo Gianfranco Pasquino, intervistato da Affaritaliani, commenta le parole del weekend della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha accusato la sinistra di un clima di odio verso il governo e il Centrodestra, in particolare dopo l'omicidio dell'attivista di destra Charlie Kirk negli Stati Uniti.

"La premier sta facendo deliberatamente vittimismo in maniera del tutto strumentale. Chi vota a destra vuole legge e ordine e magari in questo modo intende anche intercettare qualche elettore incerto e timoroso, ma non c'è alcuna violenza e non ci sono nemmeno le premesse per il clima di odio di cui parla Meloni, se non piccoli focolai. Vogliamo invece discutere dell'assalto di Forza Nuova alla sede della Cgil a Roma? Quella è stata violenza politica. E perché Casapound non viene sgomberata mentre il Leoncavallo sì?", prosegue Pasquino.

Meloni parla in questo modo perché si avvicinano le elezioni regionali? E comunque tutto il Centrodestra è d'accordo, non solo la Lega di Matteo Salvini ma anche Forza Italia che, solitamente, è una forza politica moderata… "C'entrano ben poco le elezioni regionali, la gente non vota il presidente di regione e il consiglio regionale sulla violenza politica. Questa è solo una strumentalizzazione da parte di tutto il Centrodestra che serve anche elettoralmente. Quanto a Forza Italia, non sempre è un partito moderato", conclude il politologo Pasquino.

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