Pd, Renzi non tratta sul congresso: prima delle amministrative - Affaritaliani.it

Politica

Pd, Renzi non tratta sul congresso: prima delle amministrative

Pd, Matteo Renzi non molla: il congresso Pd si deve tenere prima delle Comunali. Ecco perché

Il punto fermo di Renzi e' che il congresso si debba tenere prima delle amministrative. Per ora l'ex premier ha sgombrato il campo dalle discussioni sulla data del voto ma non ritiene possibile posticipare l'assise a giugno, richiesta che arriva da Bersani e non solo. Una volta riaffermata la leadership sara' piu' facile confrontarsi con il premier Gentiloni e con il Capo dello Stato su quando sara' piu' giusto andare alle elezioni. L'obiettivo e' ora 'blindare' il partito. Far partire il percorso del congresso.

Domenica l'assemblea, poi e' probabile il giorno dopo una direzione per la composizione della commissione di garanzia. Ma il dado e' tratto: indietro non si torna, ribadisce ai suoi l'ex presidente del Consiglio che da il via libera ad un appello di 10 sindaci e 3 presidenti di Regione Pd, contenuto in un documento, affinche' sia proprio il congresso il momento del confronto. "Il congresso - si legge nel documento - e' l'antidoto naturale al pericolo di scissioni, che sarebbero una sconfitta per l'Italia. "Vogliamo e lavoriamo per un Pd coraggioso, che - si spiega ancora - non si rinchiuda nei caminetti, che apra porte e finestre e torni a parlare solo dei problemi dei cittadini e soprattutto dei piu' deboli. Per questo sosteniamo Matteo Renzi per il rilancio e il rinnovamento del Pd e della sinistra europea".

Il segretario dem sta lavorando al manifesto da presentare al piu' presto e ha gia' dato ai suoi l'appuntamento al Lingotto, dove il Pd nacque nel 2007 con Veltroni segretario. Da li' partira' la sua campagna elettorale. Il patto con Franceschini regge, dicono i suoi, e prevede, qualora si dovesse riuscire a modificare la legge elettorale, un percorso che porti all'accordo con il premio alla coalizione. Con l'obiettivo di arrivare, quando si andra' alle urne, a raggiungere il 40%. Contando sull'apporto di Pisapia a sinistra e eventualmente di Alfano.

Nei prossimi giorni si discutera' delle regole, della possibilita' che ci sia una sola lista a sostegno di Renzi nella corsa alle primarie (una delle ipotesi e' che ce ne siano due, una con renziani e franceschiniani; un'altra con Orfini e Martina), ovvero se prevarra' la linea di contarsi. Tutto troppo presto, ma la strategia del segretario dem e' quella di andare avanti per la propria strada. C'e' stato - ha spiegato ai fedelissimi - un voto in direzione, si va avanti cosi'. Nessuna conferenza programmatica anche se la richiesta arriva da Orlando. Dall'entourage del ministro della Giustizia si spiega che non c'e' stato un incontro con Bersani, ma che comunque si sta portando avanti un lavoro per evitare una scissione. Un lavoro che coinvolge anche Cuperlo e altri 'big' dem.