Politica
Pd, Schlein punta a vincere le Regionali 4 a 1 per andare al congresso anticipato e stravincerlo. In Campania il 5S "moderato" Costa
Il piano per mettere a tacere la minoranza Dem (e Conte)

Elly Schlein
Il colpaccio? Strappare le Marche a Meloni e Fratelli d'Italia con Ricci. Puglia e Toscana "blindate"
La politica nazionale sembra in sordina in queste settimane. Anzi, lo è di fatto, schiacciata tra l'attesa del Conclave per eleggere il nuovo Papa che inizierà il 7 maggio, dopo la morte di Francesco, e l'attesa per gli sviluppi internazionale principalmente su tre fronti: guerra in Ucraina, conflitto in Medio Oriente e tema dazi imposti da Donald Trump poi con molti dietrofront e stop and go.
Ma a Roma, nei palazzi del potere, già si guarda alle prossime elezioni regionali che quasi certamente si terranno in autunno, anche se la data non è ancora stata fissata e il Centrodestra, specie la Lega, sta cercando di arrivare all'inizio del 2026. Nel Partito Democratico, fonti vicinissime alla segretaria Elly Schlein, parlano di ottimismo, cauto ma crescente, in vista dell'esito elettorale. Tralasciando la Valle d'Aosta che è una sorta di mondo a parte, il Veneto ovviamente vedrà riconfermato il Centrodestra, probabilmente con un candidato leghista anche se non potrà più esserci Luca Zaia per il no secco al terzo mandato. E in questo caso il Centrosinistra schiererà una "figurina" sapendo di aver perso in partenza.
Ma il colpaccio di Schlein è vincere nelle altre regioni al voto e portare a casa un 4 a 1 contro Giorgia Meloni e incassare un trionfo interno al partito dando un colpo all'esecutivo e alle speranze del Movimento 5 Stelle e di Giuseppe Conte di recuperare proprio sul Pd. In Toscana i sondaggi interni ai Dem danno per sicura la riconferma di Eugenio Giani così come in Puglia danno per sicura la vittoria dell'ex sindaco di Bari e ora europarlamentare Antonio Decaro.
Il colpo di scena potrebbe arrivare dalla Campania dove fonti qualificate assicurano che alla fine Vincenzo De Luca non farà alcuno strappo e quindi il Centrosinistra si presenterà unito con il favore netto e chiaro dei pronostici. Però De Luca chiede che il candidato Governatore, che Schlein ha promesso a Conte essere un esponente dei 5 Stelle per tenere il legame con i pentastellati, non sia Roberto Fico, che viene considerato dal presidente uscente della Campania troppo "movimentista" e che in passato è sempre stato durissimo proprio contro lo stesso De Luca.
E quindi quasi certamente il candidato unitario, con una lista civica della coalizione messa in campo dall'attuale Governatore, sarà quasi sicuramente il 5 Stelle "moderato" Sergio Costa (nato a Napoli e classe 1969), ex generale ed ex poliziotto, vicepresidente della Camera dei deputati dal 19 ottobre 2022. In precedenza, dal primo giugno 2018 al 13 febbraio 2021 è stato ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nei governi Conte I e II.
Il colpaccio finale del 4 a 1 potrebbe arrivare dalle Marche dove il Centrodestra ripresenterà l'uscente meloniano di Fratelli d'Italia Francesco Acquaroli ma il Pd ha già messo in campo da settimane Matteo Ricci, popolarissimo ex sindaco di Pesaro e noto volto televisivo. I sondaggi riservati danno un testa a testa con buone probabilità di vittoria di Ricci. Se così fosse, il Pd terrebbe la Puglia e la Toscana, vincerebbe in Campania anche se con un candidato M5S ma senza terremoto De Luca e strapperebbe le Marche al Centrodestra e in particolare a Fratelli d'Italia.
A quel punto, secondo quanto Affaritaliani.it è in grado di anticipare, Schlein andrebbe subito dopo le Regionali al congresso anticipato con il successo in tasca sicura di stravincere le primarie perché nessuno, men che meno Paolo Gentiloni, dopo un sonoro 4 a 1 rifilato alla maggioranza di governo si sognerebbe di scendere in campo per perdere il congresso.
Con questa strategia Schlein uscirebbe più forte zittendo e annientando la minoranza moderata interna, mettendo a tacere le voci di un ribaltone che avrebbe portato l'ex premier ed ex commissario europeo Gentiloni alla segreteria, e soprattutto si assicurerebbe di essere lei a fare le liste elettorali delle prossime Politiche (che voci dicono la premier vorrebbe il prossimo anno senza aspettare il 2027, ma Fratelli d'Italia smentisce).
Ovviamente Schlein metterebbe tutti suoi fedelissimi e sapendo bene che il M5S alle Regionali va male, se non malissimo (Campania a parte), sarebbe l'unica e sola leader in grado di contrastare Meloni alle Politiche (2026 o a scadenza naturale della legislatura) vincendo sia la partita nel Pd con la minoranza sia quella con Conte nel Centrosinistra (che vede tutti uniti, incluso Matteo Renzi, tranne Carlo Calenda, almeno per ora ma potrebbe rientrare prima del voto per il Parlamento).
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