Politica
Pd, terremoto Grecia. 25-30 senatori mollano Renzi e vanno con Tsipras?

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
La maggioranza di governo traballa. Traballa eccome. La riforma della scuola ha già lacerato il Pd. Il ddl Boschi sul nuovo Senato rischia di sancire una nuova lacerazione nel partito del presidente del Consiglio. Ora è arrivato anche il caso Grecia a terremotare il governo. Il premier-segretario continua a tenere i piedi in due scarpe: flirta con la Merkel (che però non lo invita mai nei vertici che contano) e strizza l'occhio a Tsipras. La posizione ondivaga è il frutto della maggioranza eterogenea. Se il Renzi si spinge troppo verso Atene, facendo davvero l'uomo di sinistra, rischia di perdere per strada quella fetta di Area Popolare ed ex montiani legati a Bruxelles e alla Bce. Se invece si appiattisce troppo sulle posizioni del governo tedesco, come è accaduto durante la visita a Berlino della scorsa settimana, si scopre a sinistra e la fronda interna al Pd aumenta. Già Civati e Fassina sono usciti e altri potrebbero seguirli. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, proprio sulla crisi greca, ci sarebbero ben 55 deputati e 25-30 senatori della sinistra dem pronti a voltare le spalle a Renzi per costruire una forza politica di sinistra che si ispiri proprio alle idee di Tsipras. Un vero e proprio incubo per il presidente del Consiglio, che spera ardentemente in una soluzione in tempi rapidi, prima che la bufera si abbatta anche sull'Italia.