Poletti si difende: "Sto male nel vedere il mio nome vicino a quelle schifezze"
"Sto male nel vedere il mio nome messo vicino alle schifezze che ci sono - si è difeso Poletti a margine di un convegno dell'Inail - Sono indignato. Quelle cose non c'entrano nulla con il sottoscritto, sentirsi messa in discussione la propria reputazione è intollerabile". ll ministro ha anche confermato di conoscere Buzzi: "L'ho visto qualche volta - ha detto - perchè era un dirigente di una coop sociale che si occupava dell'inserimento delle persone disabili nel posto di lavoro, mai avrei immaginato - ha concluso - che da un contesto come questo potessero uscire le cose che vediamo in questi giorni. Sapevamo tutti quanti che Buzzi era stato condannato per omicidio - ha aggiunto il ministro - ma noi che viviamo in questi mondi pensiamo che ci sia la possibilità di cambiare la propria vita".
"Buzzi - ha continuato Poletti rispondendo ai giornalisti - era apparso come una persona perbene che da carcerato si era laureato, faceva una vita dove si impegnava perchè le persone che uscivano dal carcere avessero un'altra possibilità, scoprire - ha detto - quello che ha fatto è un paradosso". "Contro queste cose ho fatto la guerra per 40 anni - ha ribadito Poletti- sono arrabbiato soprattutto per tutte quelle cooperative sociali perbene e le persone perbene che ci lavorano".