Premier M5s, c'è solo Di Maio. La provocazione di Saviano: "Votatemi" - Affaritaliani.it

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Premier M5s, c'è solo Di Maio. La provocazione di Saviano: "Votatemi"

In corsa anche sette sconosciuti: i nomi

Per provocazione si è fatto avanti nelle primare pentastellate lo scrittore Roberto Saviano dato che Luigi di Maio e' l'unico nome tra i big in corsa per la conquista di Palazzo Chigi. A metà pomeriggio, il blog del capo rende noti i nomi di altri sette possibili concorrenti, esponenti poco noti del Movimento: da Giammarco Novi, un ex consigliere comunale di Monza che si propone pubblicamente con una video-candidatura, alla senatrice Elena Fattori, che appena ieri sulla sua pagina Fb ringraziava Di Maio per essere sceso in campo, e Vincenzo Cicchetti, già candidato sindaco di Riccione, Andrea Davide Frallicciardi, perito elettronico ed ex consigliere comunale di Figline Valdarno, Domenico Ispirato, ex consigliere circoscrizionale a Verona, Nadia Piseddu, candidata a sindaco di Vignola, Marco Zordan, artigiano di Arzignano, provincia di Vicenza. Ciò che è chiaro è che nessuno dei leader pentastellati ha voluto sfidare il vicepresidente della Camera. Dopo averci pensato a lungo, a defilarsi dalla corsa per le primarie sono stati Roberto Fico e Alessandro Di Battista

"Tra poco si iniziera' a votare e invito alla massima partecipazione", sono state le parole con cui Di Battista ha comunicato che non partecipera' alla corsa per la premiership. Anche Roberto Fico ha rinunciato alla corsa, senza pero' dare alcun tipo di spiegazione. Fico, in realta', si e' mostrato fin da subito in disaccordo con la regola secondo cui il vincitore delle primarie sara' anche il capo politico del M5S, ruolo finora tenuto da Grillo. Un malumore che Grillo, giunto oggi a Roma, e' intenzionato a placare. Tra i due oggi era infatti previsto un incontro che pero', al momento, non sembra esserci ancora stato. Il timore del presidente della commissione Vigilanza Rai e' quello che accentrando una serie di poteri non piu' nel "garante" ma in un suo esponente, si possono creare le condizioni per un conflitto di interessi.

Ed e' proprio sulla scarsa trasparenza del M5S che si e' scagliato anche il Financial Times. Secondo il quotidiano britannico Davide Casaleggio e' diventato il "guardiano e la forza piu' importante dietro al Movimento Cinque Stelle" e all'interno della sua societa' ci sono "grossi buchi nella trasparenza". Trasparenza o meno, cio' che conta e' che all'interno del M5S, in vista delle elezioni politiche del 2018, manchera' un confronto tra avversari. La mancanza di un competitor, infatti, dimostra l'assenza di una dialettica all'interno del M5S. Un'assenza che il Pd ha notato e su cui non ha risparmiato critiche. "Io faccio il tifo per la democrazia. Sempre.

Anche quando fa vincere gli avversari. per questo che, anche se non stiamo parlando del mio partito, il tramonto del confronto dentro al Movimento 5 stelle e' una brutta, pessima notizia", ha scritto Matteo Richetti, portavoce nazionale del Pd, in un post su Facebook. "Cinque giorni di serrata campagna elettorale. Non ci si presenta con un programma ma solo con la faccia e il nome del candidato. Voto tizio o caio: ma per fare cosa? Con quali proposte. Voto on line senza sapere chi vota? In quanti? Trasparenza? Ed ora la ciliegina: il candidato e' uno solo: senza programma, senza squadra, senza niente", ha aggiunto Richetti sottolineando che "c'erano due possibilita': o loro cambiavano la politica o la politica cambiava loro. In peggio. Decisamente in peggio".

Intanto, lo scrittore Roberto Saviano si candida a premier per i 5 Stelle con un post su Facebook dal titolo: "Votatemi". Una provocazione che, spiega lui stesso in un post sui social, "è ispirata a Marco Pannella e alla sua capacità di sorprendere e sparigliare le polverose strutture della politica tradizionale". "Questa mattina mi sono svegliato con il desiderio di omaggiare Marco Pannella. Nel 2007 si candidò alle primarie del PD ma fu escluso perché non soddisfaceva i requisiti richiesti dal neonato Partito democratico. Ebbene, approfitto di questa sede per ufficializzare la mia candidatura a premier per il M5S. Lo faccio anche per trarre il Movimento dall'impaccio di una situazione patetica per non dire bulgara. Per spezzare una lancia in mio favore, ammetto di non essere iscritto al Movimento, ma condivido con Luigi Di Maio lo status di indagato per diffamazione (incidenti del mestiere). Votatemi!", così scrive Saviano.