Pd, dibattito sotto tono con Renzi vincitore. Inesistenti Orlando e Emiliano
Primarie Pd: luci e ombre del confronto su Sky
Ieri si è tenuto il dibattito televisivo su Sky tra i candidati alle primarie Pd.
È stato indubbiamente un bel siparietto e non si sa con quanto ritorno in termini di immagine e contenuti per il Pd e per i candidati ma tant’è.
Renzi ha vinto il confronto perché troppa è la distanza che lo separava dai contendenti,
Andrea Orlando è -come al solito- impacciato e saccentino, senza verve e senza determinazione.
Ripete un mantra stanco ed usurato del fatto che Renzi è ormai sor(passato) ma se attaccato da Michele Emiliano è prontamente costretto alla difensiva difendendo l’ex segretario.
Desta comunque meraviglia che un ministro ed oltretutto della Giustizia (quindi un dicastero chiave) abbia “tradito” colui che in quel prestigioso posto lo mise probabilmente a causa della pressione dell’ex Presidente Napolitano altrimenti sarebbe restato all’Ambiente, dove l’aveva piazzato Letta nipote.
Orlando non è stato credibile né quando attacca il “suo” governo (perché di fatto è la fotocopia di quello di Renzi) né quando lo difende; insomma Orlando ha fatto una figura incolore danneggiando ulteriormente la sua immagine.
Michele Emiliano invece, da scaltro uomo di porto bizantino (è stato sindaco di Bari) se l’è cavata meglio anche perché stando ad un estremo (quello sinistro) ha potuto recitare con più credibilità la sua parte.
Nel suo discorso non si possono non notare elementi da socialismo reale del tutto fuori gioco rispetto al posizionamento del Pd tra cui spicca la richiesta di nazionalizzare l’Alitalia (di fatto).
Per i famosi 80 € regalati dallo Stato ai dipendenti pubblici il dibattito è stato poi surreale con le a parti invertite: Renzi difendeva lo stato sociale e Emiliano era contro con Orlando, come al solito, che si parlava (anzi bisbigliava da solo) addosso tenendo una via di mezzo.
Renzi, invece, come dicevamo, ha vinto facile essendo nulli i contendenti.