Referendum, il fronte del No: "Ricorso se il Sì vince con il voto all'estero"
Referendum, si infiamma lo scontro
Se al referendum costituzionale del 4 dicembre dovesse vincere il Sì grazie al voto decisivo degli italiani all'estero, il fronte del No è pronto a fare ricorso. Ma il premier Matteo Renzi risponde: "Vogliono solo la rissa, noi entriamo nel merito della riforma con il sorriso sulle labbra".
È il costituzionalista Alessandro Pace, presidente del Comitato per il No, ad annunciare l'ipotesi di impugnare il risultato della consultazione in una conferenza all'associazione stampa estera: "Se il voto dei cittadini italiani all'estero dovesse rivelarsi determinante per la vittoria del Sì - afferma - allora impugneremo questa consultazione davanti all'ufficio centrale del referendum, che è un organo giurisdizionale, e si andrebbe davanti alla Corte Costituzionale".
Renzi risponde da Piombino nel corso di un incontro per il Sì: "Ieri c'è stata l'ennesima polemica di Grillo che ci ha chiamati 'serial killer' - continua il presidente del Consiglio - oggi quelli del No dicono che se perdono faranno ricorso. Noi non faremo ricorsi e controricorsi, faremo una battaglia con il sorriso e parliamo del merito. Loro hanno paura di parlare del merito perché se si capisce che la domanda è sul rendere il Paese più semplice non ce n'è per nessuno. Il tentativo è di buttarla in rissa, la nostra reazione è calma e gesso, sorrisi e tranquillità".
Dopo il ricorso all'Agcom contro il termine "accozzaglia" usato dal premier per indicare gli avversari del ddl Boschi, il comitato del No lancia dunque un nuovo attacco in vista della manifestazione nazionale dei contrari alla riforma prevista per il 27 novembre a Roma: "Il voto è personale, libero e segreto - continua Pace - Il modo con cui si vota all'estero non garantisce la segretezza, visto che la scheda arriva con una busta e l'esperienza ha già dimostrato che questa può essere manipolata". E conclude: "Il ricorso deciso collegialmente è una nostra ulteriore risorsa".
La riforma Boschi è "eversiva della Costituzione", aggiunge ancora Pace, sostenendo che "manda all'aria la struttura" della Carta e "qualora il 4 dicembre i cittadini dovessero confermare la legge Boschi avremmo un'altra Costituzione, verrebbe radicalmente modificata la forma di governo". Sono 704 i comitati per il No che operano sul territorio, 100 quelli formati dagli studenti e 35 comitati per il No all'estero.