Regionali, cresce l'ansia nel Pd. Tutti i numeri che spaventano Renzi
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
E' la Liguria la madre di tutte le battaglie delle elezioni regionali del 31 maggio. Ambienti del Pd parlano chiaramente dell'"Ohio" di Renzi, facendo un parallelo con le elezioni americane. Gli ultimissimi sondaggi, anche quelli indipendenti e del Partito Democratico, danno un testa a testa tra la renziana Raffaella Paita e il consigliere politico di Forza Italia Giovanni Toti. Il candidato del Centrodestra pare in testa nelle province di Savona e Imperia ed è ben messo anche a La Spezia, città della Paita ma con molti problemi specie nella zona del porto. La vera sfida si gioca a Genova, dove la candidata del Pd è avanti ma Toti spera nel successo del Carroccio nei quartieri popolari, dove l'emergenza immigrazione sta esplodendo, per tentare il colpaccio e strappare al Centrosinistra una Regione storicamente rossa.
In Campania, la sfida per le Regionali si gioca tra il candidato uscente, Stefano Caldoro, appoggiato da Forza Italia, FdI e NCD, e lo sfidante, Vincenzo De Luca, sostenuto da PD, IdV, UDC e Verdi, il quale, però, risulta essere al momento ineleggibile. I sondaggi politici elettorali stanno dando risultati molto discordanti ma il Governatore uscente Caldoro pare al momento in testa di 3-4 punti.
La sfida in Veneto sembra vedere la vittoria scontata del Governatore uscente del Carroccio. Luca Zaia avrebbe circa dieci punti di vantaggio su Alessandra Moretti. Jacopo Berti dei 5 Stelli e l'ex leghista Flavio Tosi si contendono il terzo posto intorno al 10%.
Per quanto riguarda la Toscana, i dati dei sondaggi politici elettorali danno un risultato piuttosto chiaro: non dovrebbero esserci problemi per il governatore uscente del PD, Enrico Rossi, dato vincente al primo turno (sopra il 40%). Anche se il Partito Democratico potrebbe perdere circa dieci punti rispetto alle Europee dell'anno scorso. Il leghista Claudio Borghi Aquilini, appoggiato anche da Fratelli d'Italia, potrebbe superare il 20% e arrivare così davanti al M5S e a Forza Italia.
Partita chiusa, pare, nelle Marche. Luca Ceriscioli (Centrosinistra) intorno al 38% e Gian Mario Spacca, Governatore uscente ma approggiato da Fi e Ncd, al 23% circa. Francesco Acquaroli (Fdi-Lega) si contende il terzo posto con il grillino Giovanni Maggi.
Partita aperta in Umbria: Catiuscia Marini del Centrosinistra avanti con il 37-38% ma Claudio Ricci del Centrodestra la incalza con il 35-36%. Laura Alunni (M5S) intorno al 16%.
Infine la Puglia. Il Centrodestra è diviso e presenta due candidati, Schittulli (Fitto, Ncd e Fratelli d’Italia) e Poli Bortone (Forza Italia, Noi con Salvini), Michele Emiliano mantiene il suo vantaggio di dieci punti su Schittulli (45 a 35). La vittoria del candidato di Centrosinistra non sembra essere in discussione, l’unica variabile resta l’astensione che potrebbe cresce a dismisura in quell’elettorato di Centrodestra disgustato dal teatrino Berlusconi-Fitto. Non sembra approfittare della crisi a destra la candidata del Movimento 5 Stelle, Antonella Laricchia, poco sopra il 10%. Interessante il debutto di Salvini al Sud. La lista sorella della Lega (NoiConSalvini) potrebbe attestarsi tra il 5 e il 7%, un ottimo dato visto che è la prima volta che corre per una Regione nel Mezzogiorno.