Regione Lombardia rifiuta presepe dalla Campania: brutta figura di Fontana - Affaritaliani.it

Politica

Regione Lombardia rifiuta presepe dalla Campania: brutta figura di Fontana

L'opinione di Maurizio De Caro

Non mi piace il Presepe.

Non c’entra il Natale in casa Cupiello e il grande Eduardo, qui, anche in questi sfilacciati giorni di semi-festa, i soliti noti della politica istituzionale non hanno rinunciato a rintuzzarzi tra sgambetti e ripiccucce.

De Luca forse non è simpaticissimo con quel suo fare da sceriffo sarcastico e incazzoso, vittima del suo stesso battutismo insopportabile, ma Fontana, il cauto e timido governadur lumbard, ha fatto proprio una brutta figura.

Mi riferisco al rifiuto di un dono, per altro sacro per i credenti, di un Presepe Artistico, pare per il rifiuto dell’Assessora Magoni, che probabilmente contestava l’origine, il luogo di fabbricazione dello stesso: Napoli.

Tralasciamo le considerazioni ormai incompatibili col “savoir faire” che sono anni luce distanti dall’agone maleodorante della politica, credo che la Lombardia abbia perso ancora una volta una buona occasione per rinvigorire la sua antica tradizione di educazione civile e di serena valutazione di quanto ormai accade troppo spesso.

Non è passato troppo tempo da quando i secessionisti lombardi auguravano “le peggio cose” a tutti quei luridi abitatori delle infide terre a sud del Po, ma rifiutare un regalo crea un precedente politico perché denota la piccineria e la pochezza di quanti non riescono più, come l’Assessora a considerare alcuni simboli comuni della nostra civiltà come parte fondante della nostra convivenza civile.

Fratelli d’Italia non ama o presepe? Non credo, piuttosto sono convinto che il pregiudizio dilagante degli schieramenti e delle tifoserie impediscono la creazione di momenti di serena condivisione: De Luca piddino e dunque nemico furbo, Magoni Fratelli d’Italia e dunque razzista e diffidente.

Non c’è nulla di nuovo insulto alle condizioni di sopportazione, ormai senza limiti e senza speranza, lo scontro anche su questioni marginali è la condizione preliminare necessaria per esistere , per manifestare la propria trascurabile presenza in una Giunta Regionale ,in un Consiglio Comunale o in qualsiasi altro posto cosiddetto pubblico.

E proprio per questo che l’Assessora Magoni ha preso una decisione per nome e per conto dei Lombardi che forse si meriterebbero qualcosa di meglio rispetto a questo inconcepibile affronto, che un tempo avrebbe determinato quella Guerra che molti anelano, al posto della Politica.

L’autorevole risposta del Sindaco Gori, che ha accettato, come seconda scelta il regalo partenopeo, ci induce a condividere l’intelligente motivazione che arriva dalla “Bergamo Comunista”, che ha sbeffeggiato l’improvvida amministratrice regionale, che oltre alla cafoneria di un gesto improvvido, scambiato per azione politica.

Un’altra soglia di decenza cade nella dilettantistica vita pubblica italiana.

L’educazione non è di destra o di sinistra ma almeno lasciamo perdere i simboli, sono rimasti come ultime certezze che nessuna Assessora potrà mai distruggere.

Buon Natale ai Lombardi e ai Campani ( e a tutti gli altri)



Riceviamo e pubblichiamo:
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