Politica
Elezioni, il governo Renzi cade se il Pd perde domenica prossima

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Che cosa accadrebbe se veramente il Partito Democratico dovesse andare male alle elezioni regionali e comunali di domenica prossima? La domanda se la pongono in molti in Parlamento e soprattutto all'interno dello stesso Pd. Secondo quanto ha appreso Affaritaliani.it, pare che una fetta ampia di parlamentari dem che finora hanno votato sempre la fiducia all'esecutivo (sessanta deputati e trenta senatori circa) stiano attendendo i risultati delle Amministrative. Nel caso in cui il Pd dovesse tenere, vincendo magari 6 a 1 (perdendo cioè solo il Veneto) non ci sarebbero particolari scossoni, ma se il partito del premier dovesse subire un pesante arretramento, vincendo solo 4 a 3 o addirittura perdendo 4 a 3 (in termine di Regioni conquistate), a quel punto questi parlamentari dem si unirebbero alla minoranza di Bersani e Cuperlo facendo così venire meno la maggioranza per Renzi sia alla Camera sia al Senato.
Per il momento si tratta di uno scenario definito "estremo" dalle stesse fonti del Nazareno. Ma è anche uno scenario che ormai è diventato oggetto di discussione tra deputati e senatori, anche e soprattutto alla luce dei sondaggi riservati che circolano in casa Pd e che non sono per nulla rassicuranti. Se davvero le cose dovessero andare male, il presidente del Consiglio potrebbe agire in contropiede e anticipare un'eventuale bocciatura in Parlamento dimettendosi per poi chiedere a Sergio Mattarella un governo "balneare" che porti il Paese alle urne già in autunno. Le elezioni politiche (si voterebbe probabilmente con l'Italicum esteso anche a Palazzo Madama) si trasformerebbero in una sorta di referendum sul segretario del Pd, che cercherebbe di sfruttare le divisioni del Centrodestra che quasi certamente la tornata elettorale del 31 maggio andrà ad acutizzare.