Salvini ad Affaritaliani.it: io candidato premier? Sì se... Il piano
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Futuro della Lega in vista del congresso del mese prossimo. Costruzione di un'alternativa alla sinistra. Primarie. Dialogo sulle riforme con Renzi. Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, sceglie Affaritaliani.it per svelare il suo progetto. Le tasse? "Aliquota unica al 20% e in galera chi evade". Poi asili nido gratis per tutti e su Europa, sicurezza, immigrazione e lavoro...
Lei ha detto che è disposto a fare il leader del Centrodestra. Si spieghi meglio?
"Centrodestra e Centrosinistra sono due definizioni che fanno venire l'orticaria. Io sono a disposizione per un'alternativa alla sinistra di Renzi e delle tasse. Punto. Poi Centrodestra mi sembra una roba vecchia, superata...la Lega, Forza Italia, l'Ncd, l'Udc... Sono disponibile a collaborare per costruire qualcosa di alternativo alla sinistra".
Ma come si costruisce questa cosa alternativa?
"Con i progetti e con i programmi. Con un progetto fiscale completamente diverso rispetto a quello di Renzi e che preveda la riduzione delle tasse. Con un approccio all'Europa completamente diverso da Renzi, con delle battaglie su immigrazione e sicurezza completamente diverse da quelle di Renzi. Con un approccio ai temi della famiglia e dei figli completamente diverso dalla sinistra".
Però poi i voti bisogna prenderli e alle elezioni bisogna presentarsi...
"Ovvio".
Quindi ci saranno ancora Forza Italia, Lega, Ncd, Fdi...
"La Lega sicuramente sì, tutto il resto è in evoluzione".
La Lega non si fonde con altri partiti?
"Ma ci mancherebbe altro".
Assolutamente no?
"Ma va. Semmai la Lega va oltre, va avanti. E di questo ne parleremo al congresso. La Lega che rimane Lega ma che si apre anche a tante altre realtà, però non ci fondiamo con nessuno".
Potreste cambiare nome?
"No".
Simbolo?
"No".
Il candidato premier verrà scelto con le primarie?
"E' sempre cosa buona e giusta che siano i cittadini a scegliere".
E lei sarebbe in campo?
"Dipende. Se c'è un progetto comune sì. Altrimenti cosa faccio, le primarie dove ognuno va per conto suo? Se a Bruxelles il resto del Centrodestra sostiene come presidente della Commissione Juncker, che è il peggio del peggio del peggio... E' uno degli artefici del disastro, della disoccupazione, della crisi, dell'austerità... Come faccio a costruire qualcosa con chi sostiene chi mi ha affossato? Juncker e Merkel, ma non è possibile".
Sulle riforme state trattando con Renzi?
"Certo".
Sulla legge elettorale, sulla riforma del Titolo V?
"Della legge elettorale me ne frega men che meno. Si dialoga sulla riforma della Costituzione che riguarda la vita dei cittadini".
L'accordo è possibile?
"Dipende. Se accolgono alcune delle nostre proposte sui territori, le Regioni, gli enti locali, le autonomie, le scelte dei Comuni, il federalismo, i costi standard... sì. Se invece si tratta di una contro-riforma che riporta tutto allo Stato no. Ma se vengono lasciate competenze ai territori sì".
Cosa pensa dell'elezione diretta del Capo dello Stato?
"Non è quello che cambia la situazione in Italia. Comunque sostanzialmente c'è già l'elezione diretta del Presidente, perché Napolitano sono anni che forca e disfa. Però se devo spendermi tratto sui soldi che rimangono alle Regioni e sui poteri agli enti locali e sui sindaci che possano fare il loro lavoro".
Se Matteo Salvini fosse il premier, quale sarebbero i primi tre provvedimenti?
"Un'aliquota fissa per tutti, al 20%. Una tassazione al 20% per tutti, piccoli e grandi. Ricchi e poveri. Che semplifica e che rivoluzione il casino fiscale di questi giorni".
Ma non è che così i ricchi pagano meno dei poveri?
"No, rischia che i ricchi pagano tutti perché gli conviene pagare e non evadere. I poveri pagano di meno perché il 20% è meno dell'aliquota minima di adesso. Ma chi ha di più ha anche convenienza a pagare e dal mio punto di vista chi evade con un'aliquota così bassa finisce dritto in galera".
Secondo punto?
"Immigrazione. Spero che non saremo in queste condizioni, però difesa dei confini, espulsioni, respingimenti e reato di immigrazione clandestinità".
Poi?
"Lavoro. Spero che non ci sia più la legge Fornero, comunque il lavoro passa dal fottersene di alcuni vincoli di Bruxelles. Quindi fregarsene del patto di stabilità, del tetto di spesa e rottamare l'euro".
Per tornare alla lira?
"Tornare a una moneta non tedesca. Magari con i francesi, con gli spagnoli, con gli austriaci...con chi ci sta".
Un altro provvedimento?
"Asili nido pubblici e gratuiti, come in Francia. Spesa ampiamente coperta dagli incassi derivanti dalla tassazione della prostituzione".