Politica
Garantismo? No, è dabbenaggine. Sansonetti "delira" sulle tangenti dal Qatar

Incredibile editoriale uscito sulla prima de Il Riformista
Ma stiamo scherzando?
Quello di Sansonetti non è garantismo ma qualcosa ai limiti dell’elogio dell’illegalità.
Del resto parimenti l’ex giornalista dell’Unità e prossimo suo nuovo direttore (da qui il protagonismo mediatico di questi giorni) ha difeso nello stesso modo i Soumahoro’s tirando addirittura in ballo il razzismo e cioè il colore della pelle che naturalmente non c’entra assolutamente niente con la vicenda e come il caso Panzeri, bianco che più bianco non si può, sta a dimostrare.
Tirare fuori il razzismo per coprire le cose è un profondo esercizio di disonestà intellettuale.
Ma non è finita qui.
Sansonetti dopo aver propalato queste amenità si lancia poi in un attacco contro la sinistra che – a suo dire - è succube della destra sulle vicende giudiziarie dimenticandosi le vicende di Berlusconi con relativo accanimento supermediatico, altro che Soumahoro – Panzeri.
Ed infine, nell’articolessa parte una intemerata in difesa del socialismo che a suo dire è stata l’idea migliore che ha prodotto l’umanità.
Peccato che i Soumahoro’s siano di sinistra, come di sinistra è Panzeri –anche lui espulso da Articolo 1 da Speranza- e come di sinistra è la Kaili e quindi è nella natura dei fatti fare il collegamento con chi poi –ed è questo il punto- a parole predica bene e nei fatti razzola molto male.
E Sansonetti pare non comprendere che sono proprio queste, diciamo, contraddizioni che hanno fatto fuggire a gambe elevate gli elettori della sinistra mondiale che hanno capito di essere stati presi in giro fin dall’inizio.