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Santanchè, una srl segreta per lucrare sul Twiga e salvare Visibilia
Daniela Santanchè

Santanchè, una srl segreta per lucrare sul Twiga

Daniela Santanchè avrebbe mentito. Davanti ai senatori e agli italiani non solo ha negato l’esistenza dell’indagine a suo carico, ma soprattutto avrebbe peccato di omissione su un fatto rilevante: il metodo usato per saldare il debito di Visibilia con l’Agenzia delle entrate, ossia con i soldi del Twiga dell’amico Flavio Briatore, dal quale era ufficialmente uscita con la vendita delle quote.

Nuovi documenti ottenuti da Domani, dopo la notizia svelata dal quotidiano qualche giorno fa, farebbero luce sulla vicenda.

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Alla fine di novembre 2022 Santanchè aveva rassicurato chi l’accusava di essere in conflitto di interessi (ministro del turismo e azionista di uno degli stabilimenti più chic e grandi d’Italia che gode della concessione statale, il Twiga). Motivo per cui alla fine di metà novembre aveva ceduto le sue quote del Twiga, un passaggio di azioni che le aveva permesso di incassare una cifra di 2,7 milioni.

Eppure Santanchè avrebbe ingannato tutti i suoi fidati con un “gioco di prestigio”.  Santanchè è indagata dalla procura di Milano per bancarotta e falso in bilancio nell’affaire Visibilia: nel ricorso per la ristrutturazione dei debiti è scritto in maniera molto chiara che quello da 1,9 milioni con il fisco verrà pagato dalla società Ldd Sas, la ditta che ha in gestione il Twiga Srl, ossia lo stabilimento dal quale ufficialmente la ministra era uscita con la vendita delle quote. In pratica la ministra continua ad avere interessi economici nello stabilimento di Briatore. Ldd, è scritto negli atti, incassa una percentuale sul fatturato milionario del Twiga. Questa fee verrà usata da Santanchè per pagare le rate del debito fiscale.

Persiste, dunque, continua il Domani, l’enorme conflitto di interessi e il raggiro nei confronti del suo partito, delle opposizioni e dei cittadini. Se dovesse andare in porto l’accordo proposto dai legali di Visibilia-Santanchè, dovrà versare 1,2 milioni in 120 mesi. Circa 129 mila euro all’anno: una piccola parte rispetto ai quasi 300 mila euro che incasserà dal Twiga tramite la società Ldd, creata ad hoc per questa operazione.

Dagli atti notarili si scopre poi - continua il Domani - che la società è stata creata ad aprile 2023. Un’azienda, dunque, ad hoc, non preesistente: l’atto costitutivo è del 27 aprile 2023, e la ditta fa “consulenza di strategia gestionale, pubblicitaria, marketing” ma anche “attività legate all’accoglienza, all’ospitalità”. C’è poi un altro documento, del 9 giugno scorso. Successivo alla proposta di ristrutturazione dei debiti in cui gli avvocati danno conto dell’esistenza della Ldd. Il compagno della ministra, infatti, cede una parte delle quote alla società l’Immobiliare Dani. Inoltre rimodulano la ripartizione degli utili: il 99% andrà all’Immobiliare Dani, l’1% al fidanzato. In questo modo le percentuali dovute dal Twiga confluiranno totalmente nelle casse dell’impresa di Santanchè. Così l’imprenditrice al governo potrà salvare la sua Visibilia dai debiti con il fisco.

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