Scelta Civica dice no alla fusione con l'Udc: "Sarebbe frettolosa e artificiale"

Ancora scintille tra Scelta Civica e Udc. Argomento del contendere, il pezzo del Corriere della Sera di oggi dove "viene ampiamente riportato un colloquio nel quale il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, anziche' prendersela con il deputato Udc Cera, che voleva malmenare in aula i deputati del Movimento Cinque Stelle, attacca Monti". Sono il coordinatore politico, Andrea Olivero, e il portavoce politico di Scelta Civica, Benedetto Della Vedova, a intervenire per ricordare che "e' bene ripristinare un po' verita'".
"Casini e l'Udc - rilevano - in vista delle recenti elezioni non vollero in alcun modo rinunciare alla propria identita' e al proprio simbolo. Si arrivo' cosi' alla coalizione elettorale di forze distinte. Oggi, dopo l'1,7% conseguito alle politiche - sottolineano - l'Udc vorrebbe consumare frettolosamente una fusione che suonerebbe artificiale e - incalzano - sarebbe palesemente insostenibile per un movimento come Scelta Civica, che ancora si sta dando una struttura compiuta".
"Scelta Civica, dunque, non puo' rompere quello che non c'e' mai stato, cioe' il soggetto comune con l'Udc", scrivono ancora Olivero e Della Vedova. "Scelta Civica e' impegnata per dare vita ad un soggetto riformatore con l'ambizione di contribuire in modo incisivo alla modernizzazione dell'Italia sulla scia del lavoro avviato dal governo Monti. Su questa base, sulla base cioe' dei contenuti e delle proposte di riforma, vogliamo arrivare ad una fase costituente che veda protagoniste con noi tutte le forze che si battono nella politica e nella societa' per una coraggiosa innovazione della vita economica, civile e istituzionale dell'Italia. Li' - concludono - capiremo la nostra forza e quali altre forze vorranno esserne protagoniste".