Politica
Schlein prova a raccogliere i cocci del Pd ma in Ue Meloni ha già vinto

Il Consiglio europeo offriva alla Schlein la possibilità di cominciare a tessere le prime relazioni con gli altri leader di sinistra e invece...
Il sentiero è assai stretto e certamente alla lunga la forza della Meloni in patria, che al di là di qualche scaramuccia, può contare su una maggioranza salda e su un partito granitico intorno alla sua figura, potrebbe avere serie ripercussioni su una Schlein che invece deve fare i conti con un'opposizione mai così divisa, forse, come ora, e su un partito che ormai sembra divertirsi a giocare come il gatto con il topo con il segretario di turno. Le elezioni europee in questo contesto diventano una sorta di spartiacque, forse più decisivo ed importante per la Schlein, che in caso di risultato al di sotto delle aspettative, subirebbe un colpo durissimo alla sua leadership e alla sua forza sia all'interno del partito che al di fuori di esso.
La premier questo lo sa bene e certamente nelle prossime settimane accelererà ulteriormente nel suo progetto di costruire un'alleanza tra PPe ed ECR per il 2024. Una chiara e netta vittoria alle prossime elezioni Europee potrebbe essere molto utile non solo in Europa, dove il centrodestra potrebbe contare su una maggioranza solida e guidare la Commissione europea, ma anche e soprattutto in patria per indebolire la rampante rivale di sinistra.