Schlein prova a raccogliere i cocci del Pd ma in Ue Meloni ha già vinto - Affaritaliani.it

Politica

Schlein prova a raccogliere i cocci del Pd ma in Ue Meloni ha già vinto

di Vincenzo Caccioppoli

Il Consiglio europeo offriva alla Schlein la possibilità di cominciare a tessere le prime relazioni con gli altri leader di sinistra e invece...

E’ chiaro che i grandi notabili del partito, come Franceschini, Orlando, Zingaretti e Boccia, che hanno appoggiato con convinzione la neo segretaria nella corsa alla segretaria, non vedano di buon occhio questo eccessivo protagonismo in patria e anche adesso fuori dai confini nazionali. In cuor loro pensavano magari di poter avere, come accaduto con gli ultimi segretari, un controllo maggiore anche su di lei.

E non ci sarà certo da stupirsi se nelle prossime settimane, inizierà quel sottile e lento gioco di logoramento, che ha risucchiato tutti i segretari degli ultimi cinque anni post segreteria Renzi. Anche le ultime uscite della Schlein hanno mostrato una segretaria meno pimpante del solito, come se sentisse tutto il peso della responsabilità del gravoso compito che ha assunto, e come se avesse capito bene che i peggiori nemici forse albeggiano, proprio all’interno del suo stesso partito.

Un buon risultato alle elezioni europee sarebbe il miglior collante per tenere unite le varie anime del Pd (fino almeno alle prossime elezioni) ed accreditarsi come leader credibile ed autorevole anche a livello internazionale. Ed è per questo che la Schlein ha voluto porre l’accento sui temi caldi che deve affrontare il Consiglio europeo, migranti, PNNR e transizione verde per ribaltare tutte le tesi che la premier italiana sta portando avanti per cercare una difficile intesa in Europa. Insomma è lei la sua rivale quella che vuole affrontare subito e prendere di petto per creare una sorta di competizione nella leadership europea, dopo quella creatasi a livello nazionale.