Scilipoti (Pdl) ad Affaritaliani.it: “Ridicola l’indagine su di me. Ho agito nell’interesse dell’Italia”

"Mi sembra una cosa ridicola. Ho sempre detto che la mia fu una scelta dettata dagli interessi degli italiani e non da quelli di bottega. Altri hanno fatto una scelta diversa dalla mia e hanno fatto prevalere gli interessi di bottega. Ho pensato il incontrario e sono convinto di aver fatto bene. E in quel momento avrei fatto quella scelta anche se il presidente del Consiglio si fosse chiamato D''Alema o Bersani. In quel momento dovevamo difendere l'Italia: per questo mi sembra ridicolo tornare su un argomento che è già stato sviscerato e chiarito". Domenico Scilipoti, parlamentare del Pdl, intervistato da Affaritaliani.it, commenta così la sua iscrizione nel registro degli indagati della Procura di Roma nell'ambito di un'indagine in merito alla vicenda su una presunta "compravendita di parlamentari" avvenuta nel dicembre del 2010 in occasione del voto di fiducia per il governo guidato da Silvio Berlusconi. Sia Razzi che Scilipoti erano stati eletti nel 2006 nelle liste dell'Italia dei Valori e sono stati rieletti lo scorso 25 febbraio con il Pdl. L'inchiesta è stata affidata al procuratore aggiunto, Francesco Caporale, e i due parlamentari potrebbero essere ascoltati nei prossimi giorni.
Lo stesso Razzi commenta così le accuse a suo carico: "E che ho rubato una mela? Ancora con questa cazzata - ha proseguito riferendosi ad Antonio Di Pietro - questo succede quando non si sa perdere: bisogna essere sportivi, ma dal magistrato ci vado quando vuole".
Daniele Riosa (@DanieleRiosa)