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Sinistra radical o terza via? Torna il dilemma. Renzi rilancia. Pd: “Noioso”

Fra curve epidemiche che scendono e salgono, piste da sci che rischiano di rimanere chiuse, notizie di sperimentazioni di vaccini arrivata alla fase finale, non poteva mancare un classico della sinistra italiana (mai fuori tempo): il dibattito sulla sua natura. Essere sinistra-sinistra o essere sinistra-centrista? È questo il dilemma (storico) che in nessun luogo come in Italia ha lacerato il mondo progressista. La questione l’ha voluta rilanciare questa mattina Matteo Renzi attraverso le colonne di Repubblica. Il leader di Italia Viva, ha colto l’occasione per congratularsi con il presidente eletto degli Stati Uniti Joe Biden, e allo stesso tempo, rivolgersi agli ex colleghi del Partito Democratico.

"Le elezioni americane dimostrano che c’è ancora una differenza tra destra e sinistra. Ma c’è anche una differenza forte tra sinistra e sinistra. Se avessero corso Sanders o Warren, oggi Trump sarebbe a preparare il secondo giuramento. Ha vinto Biden perché' si vince al centro, si vince da riformisti", ha scritto. "Con Blair - ha aggiunto - la sinistra radicale mugugnava ma i laburisti vincevano. Con Miliband e Corbyn la sinistra radicale esultava ma al governo ci finivano i conservatori. Starmer lo ha capito bene e infatti parla di famiglia e sicurezza, non di nazionalizzazioni e sussidi”. L’ex premier ha sottolineato come manchi al continente (europeo) un altro contenitore (“l’Europa del progressismo”), al pari del Ppe.

E il principale riferimento di questa alleanza progressista Biden-Starmer (Usa-Regno Unito) in Ue, per Renzi, è Emmanuel Macron. “Se il rischio è quello di una sfida finale tra democrazia liberale e populismo, l'Italia deve esserci. Toccherà a Conte, Zingaretti e agli altri leader decidere se essere protagonisti della nuova pagina che Biden apre anche per l'Italia e per l'Europa". E su questo grande progetto il senatore fiorentino ha lanciato su Twitter la celebrazione dell'anniversario della Scissione di Livorno con l’annuncio di uno special guest: Tony Blair.

E il Partito Democratico? Si è affidato al sarcasmo del suo vice-segretario Andrea Orlando: "C'è qualcosa di più noioso delle rievocazioni della terza via? Solidarietà a Joe Biden. Sbadigli per tutti", ha chiosato l’ex ministro della Giustizia (del governo Renzi). Più seccato il tono del ministro dem Giuseppe Provenzano, fra i più rappresentativi della sinistra-sinistra all’interno del Partito Democratico. "Non so se è più goffo il tentativo di riabilitare la Terza Via con le elezioni americane o con la scissione di Livorno”, ha risposto al suo ex leader (mai amato) e ha chiosato: “Persino Macron oggi è più a sinistra".

 

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