Politica
Giustizia, Sisto: "La separazione delle carriere protegge il cittadino e la riforma libera i magistrati dalle correnti"
Il vice-ministro della Giustizia (Forza Italia) ad Affaritaliani

"Giustizia? Una riforma che non attacca la Costituzione, ma dà consistenza ai suoi principi consolidati"
"La riforma costituzionale realizza il giusto processo affermato dall'articolo 111 della Costituzione: le parti, accusa e difesa, in condizioni di parità, compaiono davanti ad un giudice, terzo ed imparziale. Come dev'essere quel giudice? Ovviamente diverso dalle parti, da chi difende come da chi accusa. Sì è mai visto un arbitro della stessa città di una delle due squadre che scendono in campo? La separazione delle carriere (che viene da giganti come Matteotti, Calamandrei, Falcone) protegge il cittadino: questo si sente o no più rassicurato se sa che chi giudica è altra cosa rispetto a chi accusa? Sì. Ed è la risposta, logica, che ci aspettiamo al prossimo referendum". Lo afferma ad Affaritaliani Francesco Paolo Sisto, vice-ministro della Giustizia ed esponente di Forza Italia, nel giorno del via libera del Senato in quarta e ultima lettura alla riforma costituzionale del sistema giudiziario che include anche la separazione delle carriere.
"Ma non basta - prosegue Sisto -. Questa riforma protegge anche i magistrati: li libera dalle correnti-cordate, mediante il sorteggio della componente togata e l'Alta Corte Disciplinare, così spezzando il rapporto ANM-CSM, che malamente governa, come i fatti denunciati da Palamara attestano, le sorti della Magistratura. Il sogno, che sta per diventare realtà, è che il magistrato sia valutato e giudicato per i suoi meriti, il suo valore e non per appartenenza correntizia; e che i componenti togati del CSM siano liberi di non avere la tessera correntizia e di non dipendere da tale 'status'. Una riforma che non attacca la Costituzione, ma si attacca alla Costituzione, dando consistenza ai suoi consolidati principi. Le battaglie che Forza Italia, a partire da Silvio Berlusconi, combatte da trent'anni per un processo giusto sono , finalmente, all'ultimo miglio: e il traguardo è in vista", conclude il vice-ministro della Giustizia Sisto.
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